ha-un-senso-la-vitaHa un senso la vita?

“La mia educazione, a parte, forse, una predisposizione genetica e qualche influenza familiare, si è formata in paesi e scuole diverse. L’ambiente, la mentalità, il periodo hanno sicuramente influito sul mio comportamento, hanno fatto di me ciò che sono oggi, ciò che ho scritto in questo libro. Io non sono obiettivo, Rossi, prendine atto! Ho i miei pregiudizi, e anche tanti; ho i miei condizionamenti, le mie esperienze, il mio modo di intendere e di volere, la mia innocenza e la mia spontaneità, la mia visione della vita.”

“Quando siamo noi gli artefici della nostra Vita, ci sentiamo coinvolti in qualcosa di stupendo: stiamo vivendo e scrivendo la nostra storia, siamo noi i protagonisti di noi stessi. La nostra non è fiction, non è fantasia, è realtà. Noi stessi i protagonisti di noi stessi. Ecco l’arte di vivere. Scriviamo e realizziamo il nostro romanzo secondo il nostro volere: il più bel romanzo in assoluto.”

L’autore rifugge dalle risposte poco convincenti di tipo consolatorio ma, con la consapevolezza scientifica che lo contraddistingue, prende in esame i grandi temi del sapere, dalle leggi fondamentali dell’universo ai più pressanti interrogativi filosofici.
Ma ciò che colpisce veramente in quest’opera è la grande passione per la scienza, l’arte, la poesia capaci di farci conquistare giorno per giorno, attraverso un sofferto processo di crescita interiore, la nostra umanità.
Per Francis dipende da noi, consci dell’inevitabilità della morte, dare un senso profondo alla nostra vita e fare di un secondo, inesorabilmente fugace, un intenso momento di eternità.

Anna Campese
Insegnante e poeta