Monthly Archive:: Agosto 2013
Amici di Facebook, del blog, amici tout court, non so voi, ma io ho bisogno d’un break, un paio di settimane di cura alle terme il mattino e il pomeriggio al mare. Oggi, chi più chi meno, grazie alla cultura frenetica e folle che ci siamo creati, ci sentiamo tutti un po’ stressati, un po’
Francamente no, non riesco, affatto. È da tempo ormai che non posso più prendermi sul serio. Fare progetti? Per carità, non ne parliamo neppure. Sì, certo, a corta distanza, come tutti i mortali, ad esempio, cosa mangerò oggi a pranzo, cosa farò la settimana prossima. No, non sto prendendo in giro me stesso e il
C’è una via d’uscita dagli scenari apocalittici di cui abbiamo parlato nel primo post? Sì, forse c’è. Intanto diamo una sbirciata ai 5 eroi del disastro di cui abbiamo parlato nel primo post: la bestialità, l’egoismo, l’ignoranza, l’incoscienza e la violenza. La bestialità: nessuno oggi sano di mente negherebbe il fatto dicendo che noi non
Gli esperti (Hubert Reeves, Richard Leakey, Marvin Harris, tanto per fare qualche nome) parlano di diversi scenari apocalittici sul destino della terra e dell’umanità. Tre di essi ci riguardano da vicino: quello di Venere: si presume, grazie all’effetto serra, alla deforestazione e altro, che la temperatura sul nostro pianeta potrebbe raggiungere i 500 gradi com’è
Se oggi l’Italia si trova ad essere un paese del “quarto mondo” (i paesi del “terzo mondo” sono in via di sviluppo, quelli del quarto in un’involuzione cronica e l’Italia è uno di questi); se oggi l’Italia si trova ad essere al 72esimo posto nel mondo; se oggi il popolo italiano, senza il quale nulla
“Che sei, dunque,” esclama il filosofo Witold Gombrowicz, “o Divina Commedia? “Opera maldestra del piccolo Dante? “Opera possente del grande Dante? “Un’opera mostruosa dell’ignobile Dante? “Una declamazione retorica dell’ipocrita Dante? “Un vuoto rituale dell’epoca dantesca?” Infatti è proprio questo: “un vuoto rituale dell’epoca dantesca”, un vuoto che riscontriamo ancora oggi in ogni predica religiosa. Ecco
“L’inferno?” s’interroga ancora Gombrowicz, e risponde “Ma se non è che un mito! … I suoi tormenti sono retorici. I dannati recitano. L’eternità è l’indolore eternità delle statue. I gironi ascendenti e discendenti, le maestose gerarchie dei peccati e delle pene, le iniziazioni, le profezie, la luce crescente, le virtù e i cori, la teologia