6 scenari dell’inevitabile fine dell’umanità
1 Per mano dell’uomo
2 Per un’eruzione d’un supervulcano
3 Per l’impatto con un corpo celeste
4 Dai raggi gamma provenienti d’una supernova
5 Inghiottita da un buco nero
6 Annientata alla morte del Sole.
Quale dei primi 3 scenari avrà il privilegio di distruggerci è difficile prevederlo, dato che tutt’e tre, questi cavalieri dell’apocalisse, hanno la stessa chance e possono verificarsi in qualsiasi momento. Non abbiamo nessun controllo su di essi. Un supervulcano come quello, ad esempio, di Yellowstone, in America, potrebbe mettersi a ruttare da un giorno all’altro e buttare tanta di quella roba vulcanica nello spazio, come ha fatto il supervulcano Toba in Indonesia 73mila anni fa, da oscurare la Terra per anni; i paesi guerrafondai come l’Iran o Israele, potrebbero sganciare una bomba atomica e far partire una guerra nucleare tra i giganti della terra; una cometa, come quella che colpì Giove nel 1994, la Shoemaker-Levy 9, potrebbe colpire noi e chi si è visto si è visto.
Degli ultimi 3 scenari, i primi due, un lampo (burst) di raggi gamma (radiazione elettromagnetica, fotoni) d’una supernova o il buco nero, potrebbero contendersi a vicenda la nostra vita. Infatti, un piccolo buco nero potrebbe sfuggire alle nostre osservazioni telescopiche e fare capolino nelle nostre vicinanze cosmiche incominciando a degustare le nostre stelle e pianeti più vicini, prima di sgranocchiarsi il Sole e noi tutti.
Nel caso sfuggissimo a tutte le calamità che minacciano la nostra vita giorno dopo giorno, sicuramente non sfuggiremmo al Sole quando arriverà la sua fine. La nostra, però, arriverà molto prima della sua. Milioni, se non miliardi di anni prima che il Sole muoia, brucerà lentamente noi, poi annienterà tutto quello che c’è di vegetale e animale sul pianeta, prosciugherà gli oceani e, in ultimo, metterà fine all’esistenza della Terra liquefacendola.
Ecco il suo e il nostro inevitabile destino, e non cambia nulla che tutto ciò succeda domani o fra milioni di anni, affatto, il risultato è lo stesso: saremo annientati e distrutti per sempre e di noi e del nostro pianeta non resterà nessun segno, niente di niente, proprio come gli uccelli che volano nel cielo senza lasciare tracce.
P. S. A tutti gli amici del Web, con stima e con amore, auguro un 2014 ricco di salute, di gioia, di prosperità e serenità. Un abbraccio!