La Romana e la Parigina
Posted in Piccolo Zibaldone By Francis Sgambelluri On Gennaio 10, 2012Un’anziana signora romana, la signora Assunta C., muore il 9 dicembre 2011 e lascia al suo gatto una strabiliante eredità: dieci milioni di euro, venti e più miliardi delle vecchie lire. Una persona originale, sicuramente, ma non è questo il punto. Il punto è che questa signora non aveva, eventualmente, nessun parente, nessun amico, nessuna istituzione, nessuna organizzazione di beneficenza, nessun essere umano che lei considerava più degno di stima e di affetto del suo gatto. In breve, nulla di nulla, gli esseri umani: un cimitero, tutti meno importanti del suo Tommasino, il suo gatto.
Questa vicenda, lettore, mi ha ricordato un giorno a Parigi che, mentre camminavo in un parco, ho incontrato una signora francese col suo barboncino e, parlando parlando, anche lei, ad un certo punto della conversazione, disse: “Se il 90% degli esseri umani della terra dipendesse dalla sorte del mio Cucu (così si chiamava il suo cane), stia pur tranquillo che non rinuncerei a lui per loro. Il mio Cucu è tutto per me”. Mi ci è voluto tempo per capire queste sue parole.
Queste eccentricità, non sono poi tanto eccentriche, ma sono campanelli di allarme inquietanti, ci segnalano che il genere umano, se continua di questo passo, di più lo si conosce, di più diventa odioso.