Betsy Davis e l’Eutanasia

 

foto (3)Nessuno può scegliersi la nascita, però può scegliersi, grazie all’eutanasia e ad altri metodi curativi più o meno civilizzati, la morte che desidera. Questa nuova moda terapeutica dell’inevitabile, diversamente da quella di coloro che la morte la subiscono aspettandola passivamente e vigliaccamente (chi non sì è mai ribellato una volta in vita sua contro quest’assurda fatalità?), è una morte viva, una grande morte. Non è vero che la morte è democratica, affatto, c’è morte e morte. Le persone che nascono e muoiono secondo le leggi della natura, sono sconfitte più volte. Vengono al mondo senza volerlo e lo lasciano senza volerlo; vengono al mondo piangendo e lo lasciano terrorizzate e senza lume. La morte di Betsy Davis, e beata lei che ha potuto permettersela economicamente e intellettualmente, è stata una morte lucida, una super morte, una morte elegante, raffinata, illuminata, da signora, una di quelle morti che farà da modello per tutti quelli che vogliono essere, non una volta ancora vittime di credenze ormai morte e stramorte, ma i protagonisti del loro unico reale vero epilogo esistenziale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *