Il papa Archive
Come si è visto, il Papa, in realtà, quando si va al nocciolo, non vende né distribuisce opere buone, compassionevoli, altruistiche, umanistiche, sante, ma vende e distribuisce l’inferno sociale, l’inferno che lui in prima persona crea e attizza insieme ai suoi “compari” giorno dopo giorno. Il Papa, se si va al nocciolo del suo
Il Papa, quindi la Chiesa, è il primo responsabile dell’italietta che abbiamo ereditato e in cui sguazziamo. Scrive Machiavelli: “Abbiamo adunque con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obligo: di essere diventati sanza religione e cattivi: ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina
Il Papa non è un essere umano. È un salaud, direbbe il filosofo francese, Jean-Paul Sartre, perché prende per vero ciò che fa. E io aggiungo che oltre a essere un salaud, è anche un essere che non appartiene al terzo pianeta del Sistema solare. Come potrebbe appartenere? Nega la sua natura e negandola
La sua ladroneria diretta e indiretta. Questa avviene quando la Chiesa ruba, con le buone o con le cattive, le ricchezze degli altri, quando elabora testamenti falsi, quello di Costantino ad esempio, quando chiede indulgenze e vende ai credenti ossa di animali spacciandole per quelle di Cristo, quando lo IOR, la banca del Vaticano,
“Chi ha paura della realtà, si astenga dal leggermi, io sono realtà.” Orazio Guglielmini Avrei voluto iniziare questo scritto con le buone azioni, pensieri e fatiche del Santo Padre, con il suo buon influsso etico, morale e spirituale su tutti noi, con la sua carica di vita positiva e umana sulla società
Quindi, chi è Dio? Nessuno. È pura invenzione, un’intuizione metafisica, un concetto vuoto. Aria fritta dell’aria fritta. L’aria naturale si distingue dall’aria fritta. Nella prima ci sono le particelle, gli elementi, gli atomi, quindi la sostanza, la vita, l’umanità; nella seconda, l’aria fritta, non c’è nulla, nulla di nulla, zero assoluto. Dio è
“Un Paese senza memoria,” scrive Alberto Arbasino in Un Paese senza, “un Paese senza storia, un Paese senza passato, un Paese senza vissuto, un Paese senza esperienza, un Paese senza conoscenze, un Paese senza dignità, un Paese senza realtà, un Paese senza motivazioni, un Paese senza disposizioni, un Paese senza grandezza, un Paese senza
Non so esattamente come dirlo, ma so che devo dirlo, e così lo dico. Mi auguro che tutti quelli che leggeranno questo post, leggeranno anche l’articolo di Marco Bartolini pubblicato dal “Sole 24 Ore”, 15 febbraio 2013. Su Facebook è stato messo da Erika Secondo Profilo dove io, a mia volta, l’ho preso. Grazie
Perché derubare un cieco? Perché approfittare d’un vecchio? Per quale motivo imbrogliare un innocente? Perché dare da bere a un ammalato un veleno facendogli credere che sia un medicamento? Perché a un corpo condannato alla polvere gli si vuole far credere che, alla sua morte, andrà in paradiso, il luogo che nessuno ha mai
«Appena possibile anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello, e il sostegno della speranza cristiana», ha detto all’Angelus di domenica 28 agosto Papa Francesco, manifestando la sua vicinanza alle popolazioni terremotate del Lazio e delle Marche. Se Papa Francesco volesse veramente fare
Mauro Biglino, ieri sera, 19 ottobre 2016, alle ore 21.30, al Palazzo Boglietti di Biella, ha presentato il suo nuovo libro edito da Mondadori, “Il falso testamento”. Inutile dirlo, c’era tantissimissima gente. Di cos’ha parlato il filologo? Del falso testamento. E cioè delle solite cose, e cioè delle falsità che la Chiesa ha detto
Ecco l’appena appena fatta santa cos’ha scritto nel suo diario “Come Be My Light” – “Vieni e sii la mia luce”: “Where is my faith? Even deep down… there is nothing but emptiness and darkness… What do I labor for? If there be no God, there can be no soul. If there be no
“Arbet Macht Frei, il lavoro rende liberi” Papa Francesco dovrebbe interrogarsi, visto il luogo in cui si trova, almeno su due punti cardinali e di grande importanza storica. Per prima cosa dovrebbe chiedersi chi ha creato il “Nazismo?” Chi sono stati i suoi “Autori”? Chi ha fatto d’un essere umano un “Boia dell’Umanità?” Insomma,
Internet: Repubblica 04/11/15 10.44 -Nuovo scandalo getta ombre su alcuni personaggi vicini al Santo Padre -documenti riservati e custoditi gelosamente presso la Santa Sede -scalpore in tutte le redazioni del mondo – Il tradimento – le accuse
Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie. Un’altra cosa. Il post è un po’ lungo, avrei potuto accorciarlo, eliminare anche qualche errore, ma non ho il tempo. Leggetemi comunque! Non si cresce, popolo lavoratore del sudamerica, non
Sono arciconvinto che in tutta la storia dell’umanità non ci sia stato un periodo storico più falso, più apertamente e aggressivamente falso, del nostro. Oggi ci sentiamo tutti, eccetto i benpensanti e gli imbecilli, ci sentiamo tutti bestialmente e vergognosamente beffeggiati e schiaffeggiati da un sistema politico-culturale che vuole a tutti i costi e con
Via Crucis. Dedico questo post a Papa Francesco che oggi in Mondovisione presiede dal Colosseo il percorso che fece Gesù sulla via dolorosa, la crocifissione sul Golgota, glielo dedico, augurandogli un lungo e felicissimo papato. Intanto gli apostoli non sono stati battezzati e Gesù stesso (ammesso che sia esistito), anche se è stato battezzato da
La colomba della pace lanciata da Papa Francesco dalla sua finestra in Vaticano è stata attaccata prima da un corvo e poi sbranata da un gabbiano. Atroce immagine. Spettacolo tanto raccapricciante quanto naturale. Nessuna chance per il volatile (vedere il video sul Web). E tutto questo di fronte agli occhi del pontefice e di tutti
Di quest’ultimo il profumo ormai lo si sente su tutto il Pianeta, ma del primo? Infatti, chi avrebbe mai pensato che sotto la spoglia di quell’ometto scialbo di Francois Hollande, pulsasse freneticamente un don Giovanni? E nella sua bella testa, tutta piena di Liberté, Egalité, Fraternité et vin Brulè, si nascondesse un religioso dell’ultimo minuto?
Qualcuno mi ha chiesto ieri sera, provocatoriamente, se preferivo papa Ratzinger o Papa Francesco. Ho risposto né l’uno né l’altro. Non sono un credente. L’altro ha insistito che gli dessi comunque una risposta. Allora gli ho detto che preferivo papa Ratzinger a Papa Francesco: era più onesto e integro nel suo fare. Quest’ultimo, Papa Francesco,
Gli inglesi dicono It’s all in the head – È tutto nella testa, e dicono giusto. E anche Dio è lì nella testa e solo nella testa di chi lo pensa e non altrove. Dio, al di fuori della nostra scatola cranica, non esiste. È una nostra invenzione, come lo è l’Unicorno, Polifemo, la Sfinge,
Scrive Celso nel libro “Contro i cristiani” riguardo alla imbecillità che insegnava Gesù: “Il maestro della dottrina cristiana va dunque in cerca degli stolti e si comporta come uno che promette di sanare i corpi e nello stesso tempo distoglie dal dar retta ai medici sapienti, perché questi potrebbero confutare la sua ignoranza. Perciò ricorrono
Intanto, quando Papa Francesco propone “un dialogo aperto con i non credenti”, sta proponendo un prodotto inesistente. Che poi trovi dei mandarini nel Paese delle meraviglie che gli fanno anche delle domande, questo per lui è il massimo. Il Papa, in realtà, non ha nessuno argomento da proporre. E quale? Sicuramente non un argomento che
Intanto Papa Francesco ha fatto carriera nella Compagnia dei Gesuiti il cui motto è: “Dateci un bambino sino all’età di sette anni e poi sarà nostro per il resto della sua vita.” Cosa vuol dire questo? Vuol dire che l’imprinting nel bambino ossia il marchio cristiano se lo porterà addosso come le mucche dei cowboy
Per me va benissimo. Possiamo affrontare questo duello da uomo a uomo, da scimmia a scimmia, da essere umano ad essere umano, da pensatore a pensatore, da miscredente a credente, insomma come desidera il papa, un duello però all’ultimo sangue sull’esistenza o l’inesistenza di Dio. E se lui si sente troppo in alto e infallibile
Quando il papa va in giro per il mondo a spese dei credenti e dei contribuenti, non va per portare ai popoli che visita scienza, democrazia, umanità, prosperità, amicizia, amore, benessere, emancipazione, illuminismo, affatto; quando il papa va in giro per il mondo, va per portare ai popoli povertà, sottomissione, superstizione, ignoranza, abracadabra, sfruttamento, dogmi,
Oltre a quanto abbiamo detto fin qui, Rossi, “Fides et ratio” è anche un continuo boomerang: io faccio l’elogio a te e tu poi fai l’elogio a me. Detto diversamente, Karol Wojtyla non fa che citare nel suo libro i padri della Chiesa. La sua rimane una cosa tra preti. Funziona così, Rossi: “…il mio
Comunque, mentre uno continua con la lettura di “Fides et ratio”, spesso si sente oppresso da una sensazione di vuoto: parole, parole, parole, solo belle vuote parole e, mentre ha l’impressione di precipitare, di perdersi in questo mare di parole vuote, di nonsense, di volgarità mentale, gli viene meno il respiro, gli viene voglia di
Per quello che concerne, invece, la filosofia moderna, non per come la intende il vescovo di Roma, Papa Wojtyla, ma per come la intendono i filosofi-filosofi, ecco cosa scrive Georges Minois ne “La Storia dell’ateismo” citando Merleau-Ponty: “È sorprendente che oggi non si affrontino più le prove dell’esistenza di Dio, come facevano san Tommaso, sant’Anselmo
Voglio proporti ora, Rossi, due brani presi dal libro di Georges Minois, “Storia dell’ateismo”, che parlano, appunto, delle famosissime tesi del Dottore Angelico, san Tommaso, il più grande scopiazzatore di idee altrui del Medioevo, a cui tanto s’ispira il papa re, Giovanni Paolo II. Scrive Minois ne “La Storia dall’ateismo”: “Nel XIII secolo la ricerca
“Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo”, p. 56, scrive il papa polacco citando Paolo di Tarso. Quindi la “filosofia, gli elementi del mondo e la tradizione umana,” erano e sono inganni. Ma dimmi tu, Rossi,
Orazio Guglielmini parla a Rossi del libro di papa Giovanni Paolo II, “Fides et ratio”, fede e ragione. Vedi, Rossi, quando parli di formiche, esistono e le posso vedere; quando parli di alberi, esistono e li posso vedere; quando parli di corpi celesti, esistono e li posso vedere; quando parli di esseri umani, esistono e
Grande, un delirio, un vero delirio collettivo, un evento mondiale, stupendo, tutti i cocchi e tutti i così detti potenti della terra, sono venuti ad onorare il nuovo grande divino Cocco. “Non abbiate paura, non si stancava di dire il nuovo divino Cocco a tutte le pecorelle impaurite ch’erano venute ad onorarlo, non abbiate paura,
Arriva, arriva sul palcoscenico dei potenti il nuovo teatrante: Papa Francesco Primo. Niente da dire, lo si vede subito: ha stile, passo svelto e sicuro, parla spigliato e deciso, ha una voce carezzevole, amichevole, sonora, rassicurante, si proclama amico dei poveri, dice di essere venuto dalla fine del mondo e si spaccia, lui che appartiene
Il collasso, cioè la fine, cioè l’uccisione del cattolicesimo è già avvenuta quando Immanuel Kant ha pubblicato “Critica della ragion pura”, dimostrando filosoficamente, scientificamente, materialmente, umanamente la non esistenza di Dio, dunque l’artificio del cattolicesimo. Da allora in poi esiste l’arroganza religiosa e l’ignoranza, punto. Io ho utilizzato, e qui mi riferisco agli amici di
Papa Ratzinger, Benedetto XVI, is a clever man, un furbone, sa per certo che il cattolicesimo sta per finire e ha pensato di essere il primo papa di quest’ultimo periodo storico a voler lasciare il pontificato prima del collasso definitivo. Bisogna riconoscergliela: una mossa astuta la sua! Sarà ricordato come il papa nazista che abbandona
La passione umana (VIII) E così, amico mio, quand’anche l’Essere che non c’è venisse confermato da tutti i credenti del mondo, tolto da ogni cervello, rimarrebbe pur sempre la passione umana. Ah, che gran bella cosa è la passione umana! Mi capita, e te lo dico in tutta sincerità, mi capita di rimpiangere di non
È solo un nome (V) Ma, poi, in fin dei conti, cosa vuol dire “papa”? Diamogli un’occhiata in termini linguistici; non semantici, linguistici. Papa è solo un nome inventato, un simbolo, un rumore acustico, come lo sono inglese, Satana, Dio, albero, re, cane. Papa = inglese = cane = italiano = cocomero = francese
King Kong e il papa (IV) Infatti, per molta gente, sono la stessa e medesima cosa: spettacolo. Gli americani, ad esempio, vanno a vedere il papa come vanno a vedere King Kong che si arrampica sull’Empire State Building. Per loro il papa, King Kong, superman, sono solo show, un’attrazione come un’altra. Il mondo è diventato
Portrait del boss del vaticano (III) * A volte, viene da chiedersi, perché il papa attuale, Giovanni Paolo II, ormai ridotto ad un rudere, si ostini così ossessivamente ad andare in giro per il mondo. Di risposte, of course, ce ne sarebbero tante: megalomania, viaggi dell’ego, non paga il ticket, lo pagano quei contribuenti che