L’Italia analfabeta Archive
“Un Paese senza memoria,” scrive Alberto Arbasino in Un Paese senza, “un Paese senza storia, un Paese senza passato, un Paese senza vissuto, un Paese senza esperienza, un Paese senza conoscenze, un Paese senza dignità, un Paese senza realtà, un Paese senza motivazioni, un Paese senza disposizioni, un Paese senza grandezza, un Paese senza
La storia made in Italy Un vascello sgangherato e alla deriva Tutti lo sanno, tutti lo vedono, tutti lo capiscono e, nonostante ciò, tutti si prendono per i fondelli l’uno con l’altro sostenendo: Che vascello! Che capitaneria! Che equipaggio! Che team! Lasciamo perdere, per favore, e veniamo al dunque. Riguardo alla vicenda di cui stiamo
La storia made in Italy Gli eroi o i mercenari di Nassiriya? Basta solo sapere ascoltare e poi, credimi amico Rossi, scopri subito la melodia, la melodia di certi individui non appena aprono bocca. Cacano, scoreggiano, rumoreggiano sempre e in ogni circostanza secondo le disposizioni del loro amato culo. Che musica! Prendi i soldati del
Dedicato ai genitori di Carlo Giuliani e a tutti quelli che sono stati pestati e offesi dalla polizia di Stato durante il G-Otto di Genova nel 2001. La storia made in Italy Cronaca del proiettile che ha ucciso Carlo Giuliani È partito da un manifestante. No, è partito da un agente. No, è partito da
La storia made in Italy Chi ha ucciso il Duce? Mettiamola così, Rossi, nello stile dei meravigliosi. Allora, chi ha ucciso il Duce? Tanto per cominciare, diciamo che l’ha ucciso il partigiano Giacomo. E tanto per contraddire, diciamo che non è stato lui, che è stato il colonnello Valerio. Neppure per sogno! Né l’uno né
“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la seconda Il massacro mentale del popolo del Pdm (Paese delle meraviglie) ha continuato indisturbato attraverso i secoli e, ancora oggi, nel 2015, continua indisturbato, grazie all’Indifferenza divina e al suo servo, lo Stato predatore. Si continua così, non stop, a martellare idee irrazionali e incongruenti
“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la prima Oggi, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi, oggi ti parlerò dell’ Io, il vero Io, l’ Io fondatore del popolo del Paese delle meraviglie. Nasce con Roma, ma ufficialmente nasce con la caduta dell’Impero, vale a dire con la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente,
Pregi e difetti dei grandi e piccoli “io” Le culture, in generale, hanno in sé qualcosa di ottuso, possono essere sorde e cieche nel loro intimo. Come dire, costruiscono dei tabù, delle difese, dei torrioni supercorazzati che spesso non permettono a nessuno, a torto o a ragione, di avvicinarle. Le culture, se le critichi, sono
Come “Il Paese delle meraviglie”* è diventato il Paese delle meraviglie e come i meravigliosi sono diventati meravigliosi. Se pensi, Rossi, disse Orazio Guglielmini quella mattina a Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare; era lei la testa, i libri, la cultura; era lei a fare
Se questo è un paese III L’amministratore Nell’edificio dove io e mia moglie abitiamo, Disse Orazio Guglielmini a Rossi, ci sono dodici appartamenti, tre per piano. In uno di questi abita un maresciallo della finanza. Una simpaticissima persona. Amico di tutti. Pensa che, spesso, appoggiati alla porta del suo appartamento, ci sono dei bei pacchi
Se questo è un paese Il venditore ambulante II L’altro giorno, disse Orazio Guglielmini a Rossi, mentre stavo aprendo il cancello del cortile per mettere dentro l’auto, vedo che dietro la mia si era inchiodato un furgone carico di frutta. Era sceso in fretta e furia un bel giovane tra i 25 e i 30
Se questo è un paese I A questo punto della nostra Lettera, Rossi, voglio raccontarti qualcosa di personale. “Personale” per modo di dire perché, in realtà, tutto quello che ti ho scritto finora è “personale”. Io scrivo in prima persona. In ogni modo, mentre ero all’estero, avevo idealizzato un po’ troppo la zolla natale e
L’assassinio storico e culturale del popolo italiano Infatti, il popolo italiano, senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, ebbene lui, proprio lui, non esiste né storicamente né culturalmente nella storia italiana. C’è forse qualche palazzo, castello, cattedrale, monumento costruito in suo onore? Ci sono libri scritti su di lui, libri degni di questo nome che
Forti coi deboli; deboli coi forti Deboli coi forti: Churchill può permettersi d’insultare l’Italia chiamandola “il ventre molle dell’asse” Roma-Berlino-Tokyo. Infatti, nell’ultima Guerra Mondiale, sono bastate due piccole divisioni inglesi per sconfiggere dieci divisioni italiane nel deserto d’Egitto; è bastato un pugno di francesi mezzi morti di Carlo VIII, re di Francia, per sconfiggere nella
Come un paese viene lobotomizzato (L’assassinio storico e culturale del popolo italiano: questo post lo vedremo un po’ più avanti) “Con la pubblicazione nel 1557 dell’Indice romano dei libri proibiti, l’Inquisizione intraprende la caccia alle opere sospette di diffondere l’eresia: gli editti di Milano (1593), Alessandria (1595) e Ferrara (1596) obbligano a presentare liste dei
La culla dell’asinità divina – 2 post (II) Non c’è una razza biologica tra i mammiferi, Rossi, ma ci sono diversità culturali. Queste esistono. La nostra è quella asinina, quella degli asini a due zampe. Abbiamo un’identità, finalmente! Se vuoi, puoi appartenere anche tu alla cultura asinina. Se fai questo, diventi un asino patentato, bardato,
La culla dell’asinità divina – 2 post (I) Indovina dove si trova, Rossi? Non dirmi che ci hai azzeccato! Infatti, la culla degli shit head (i pecoroni), come li chiama Bukowski ne “Il Capitano è fuori a pranzo”, si trova proprio nel Paese delle meraviglie. Bravo! Vediamo. L’Università degli asini a due zampe (e
I semi che non germogliano La lettura dei grandi libri come esercizio di espansione del cervello, di apprendimento, di spiritualità e, soprattutto, di apprezzamento culturale e di ricchezza vitale, è indispensabile. Scrive Ursula Le Guin ne “Il linguaggio della notte”: “Leggiamo i libri per scoprire chi siamo. Che cosa fanno, pensano e sentono altre
Bambina danese, signora italiana e il giro Voglio raccontarvi tre brevissime storie, due di parecchi anni addietro e una recente. La prima. Sono vissuto per un paio d’anni, verso la fine degli anni Settanta, in Danimarca, a Copenhagen. Condividevo un appartamento con una giovane coppia danese che aveva due figli. La bambina, che non doveva
Il paese dei monologhi Gli inglesi, i francesi, i tedeschi, gli scandinavi del diciannovesimo secolo leggevano più di quanto leggano oggi gli italiani. “L’Italia, scrive Giorgio Maremmi ne “L’Agenda dello Scrittore” p. 4, è all’ultimo posto in Europa, e nelle posizioni di coda anche nel resto del mondo, fra le nazioni che comprano libri. E
Cultura – in 2 parti (II) “E non solo questo, signor Cipollina,” riprese a dire Davos, “perché, vede, anche gli animali domestici, i cavalli, i cani, i gatti, sono acculturati.” “Ma cosa sta dicendo, signor Davos?” fece Cipollina sempre più stupito. Uno dei suoi figli si era sposato con una ragazza molto bella, ma
Cultura – in 2 parti (I) Questo racconto, Cultura, pubblicato nella collezione di racconti “Ribelli non si nasce” nel 2000, s’inserisce nella raccolta di post che sto pubblicando sul mio blog dal titolo “L’Italia analfabeta”. “Signor Davos,” chiese una mattina Cipollina a Davos mentre si stava vestendo nella sua camera, “lei spesso usa
Crescita biologica sì, crescita culturale no Crescere, dunque, nel Paese delle meraviglie è dura, Rossi. Non sto parlando qui di crescita biologica, ovviamente, sto parlando di crescita culturale. Per quello che riguarda la crescita biologica, la natura, in un modo o in un altro, si prende cura di noi come fa con qualsiasi altro
I signori al potere e la causa dell’analfabetismo italiano Pensa, Rossi, che per i monarchi ( i Borboni, i Savoia, i principi, il clero ), i Rossi, cioè i poveri, dovevano avere solo quel tanto di nutrimento che li teneva in piedi e pas du tout di educazione, sûr tout pas d’éducation! Se fosse stato
se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento – in 2 brani (II) L’artista del Rinascimento, dunque, sempre se artista lo si vuol chiamare, dipingeva per i padroni, quindi, non era un artista libero (l’arte è freedom o non è arte), era un artista schiavo, schiavo dei signori, particolarmente schiavo della Chiesa. La sua, dunque,
Se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento – in 2 brani (I) Da quando Dio è stato dichiarato morto o che non è mai esistito, e cioè da quando Jean Meslier, Kant, Schopenhauer, Feuerbach, Nietzsche, Darwin l’hanno dichiarato tale, d’allora in poi anche il Rinascimento, of course, è morto. Tutto quello che si è
L’ignoranza virtuosa di san Francesco è dedicata a san Dario Fo Per san Francesco di Assisi, l’ignoranza è una virtù, capisci Rossi? Riesci a capire? Per lui, dopo aver abbandonato vigliaccamente l’esercito che stava andando a combattere i perugini, dopo quest’atto vile e indegno, il signor Francesco si era fatto santo e la stoltezza,
Alle radici dell’analfabetismo italiano Scrive Celso nel libro “Contro i cristiani”: “Il maestro della dottrina cristiana (Gesù) va dunque in cerca degli stolti e si comporta come uno che promette di sanare i corpi e nello stesso tempo distoglie dal dar retta ai medici sapienti (a scienziati e filosofi di quei tempi), perché questi potrebbero
Una nazione di analfabeti e illetterati “Un check-up inedito. Ma andiamo con ordine, dice il giornalista della Stampa, Raffaello Masci. L’Ocse, l’0rganizzazione dei Paesi più sviluppati, compie ogni quattro anni una rivelazione dei livelli di apprendimento della lingua madre, della matematica e delle scienze fisiche e lo fa su un campione di quindicenni di
Muoiono corpi vecchi con cervelli di bambini Eppure, ironicamente, i meravigliosi si riempiono sempre la bocca di arte, di cultura e adorano parlare. Parlano, non di libri, non di film d’essai, non di cose su cui riflettere, ma parlano di cose che li fanno solo blablaare. Come conseguenza, i telefonini nei negozi vanno a ruba.
Il dono della fede Il nostro paese, Rossi, è pieno di quelli che si vantano di avere il “dono della fede”. Fortunatamente, per quello che ho potuto capire dalla nostra esperienza epistolare, tu non mi sembri uno di questi, altrimenti scriverti questa Lettera sarebbe stato inutile. Ebbene, quando sento gente che dice di avere il
Piazzerò una serie di post sull’Italia analfabeta e cercherò di spiegare le cause del suo analfabetismo e le cause del suo analfabetismo non sono “casuali”, sono “causali”, hanno una causa ed un effetto ben precisi. Mi servirò d’un mio libro, “Il Paese delle meraviglie”, pubblicato nel 2009 a mie spese (sono un autore che si