Un bambino del sud Italia Archive
Ovvio, ho sacrificato allo studio e per molti anni, la mia vita sentimentale, affettiva, familiare, generazionale: nonostante vivessi nel mio tempo, per certe cose, ero fuori dal tempo. Lo sport, la musica, i cantautori, il ballo, la moda dei giovani, le vacanze e altro ancora, non li ho quasi conosciuti. Non avevo scelta se volevo
Mi è capitato anche, e più d’una volta, di rifiutare la fortuna, ovvero una certa agiatezza economica. Solo tre esempi. Il primo è stato con la Paris vision. Il proprietario, il signor Georges, se ricordo bene il suo nome, voleva farmi fare carriera nell’azienda. Sarei potuto diventare, con un po’ di buona volontà e le
Ad ognuno le sue esperienze borderline. Una di queste l’ho vissuta a Parigi qualche anno prima di lavorare come guida turistica alla Paris vision. Il mio disagio esistenziale, che da tempo tenevo sotto controllo a forza di volontà, ad un certo punto non ce l’ho fatta più. È scoppiato. Come conseguenza, una visione stomachevole, lugubre,
A Melbourne, all’inizio degli anni settanta, ho cominciato a dare lezioni di francese e d’italiano a piccoli gruppi di studenti delle scuole private – International School of languages, Holmes language school, Berlitz language school. Non avevo, come avrei voluto avere, una conoscenza accademica e profonda di queste lingue, comunque, quella che avevo, bastava e avanzava
Oggi ho tre diplomi, due universitari e uno collegiale ottenuti uno in Australia, allo Holmes College di Melbourne, uno in Spagna, a la Universidad Complutense de Madrid, e uno in Italia, all’Università per Stranieri di Perugia. Non ho la minima idea di quel che valgono. Forse niente, forse sono solo dei pezzi di carta e