Charlotte Elizabeth Diana e il “sangue reale”
Non ancora nata ed è già una star.
Appena nata, una super star.
Da grande diventerà un dio e come tale contemplerà la distruzione di paesi come l’Iraq da parte di quelli che hanno sempre picchiato più forte, vedrà i barconi zeppi di poveretti africani affondare nel mare tra l’Africa e Lampedusa, vedrà la discriminazione e l’ingiustizia più nera e obbrobriosa dominare il pianeta terra, vedrà la povertà, lo sconforto, la desolazione, proprio come adesso fanno i suoi genitori, e in questo fantastico mondo, così perfetto, gaio e felice che più perfetto, gaio e felice non si può, lei, Charlotte Elizabeth Diana, portatrice di “sangue reale,” vivrà glad and happy, felice e contenta che più felice e contenta non si può.
Insomma, che senso ha oggi, ci chiediamo noi, che senso ha oggi, nel 2015, parlare di “sangue reale”? E poi cosa mai può voler dire “sangue reale?” E qual è la differenza tra “sangue reale”, “sangue blu” e “sangue ariano”? Forse hanno già prelevato del sangue della piccola Charlotte e hanno visto che nel suo dna c’è “sangue reale”?
Darwin, Charles Darwin, il suo connazionale, sicuramente non la definerebbe così, tutt’altro. Direbbe solo che il suo “sangue reale” è, in realtà, sangue di scimmia e nulla più. Infatti, esseri umani non si nasce, non si nasce neppure inglesi, si nasce bestia, animale, ma non si nasce col “sangue reale”, si nasce col sangue della specie scimmiesca a cui apparteniamo, ed esseri umani, se si fosse mai degni di questo appellativo, lo si diventerà solo e solo dopo aver dimostrato di essere tali, di essere dei veri e propri esseri umani.
Dov’è, allora, tutto questo “sangue reale” che è venuto al mondo in questi giorni e di cui la reporter di Euronews, ieri sera 20.30, lunedì 4 aprile, 2015, ci ha così calorosamente e con verve parlato?
Se questo è il mondo in cui gli esseri umani vogliono vivere, un mondo in cui i bambini di “sangue reale” nascono con tutte le più immaginabili e inimmaginabili ricchezze della terra, e altri bambini, quelli che non sono di sangue reale, nascono nella fame più disperata, nella miseria più atroce, nell’odio bestiale, nello squallore più immondo, oppure non nascono affatto perché muoiono alla nascita (più di 30 milioni di bambini all’anno muoiono a causa della povertà), allora io voglio essere tutto, eccetto che un essere umano.
Mi spiace che sia considerata un ‘sangue reale’. è una bambina come tutte, penso con difficoltà superiori a quelle del popolo, perché sarà costretta ad osservare, sin da piccola, un protocollo inimmaginabile di stupidate…. Poveretta, tra i ricchi, che non potrà neanche dire un’imprecazione, una parolaccia se non lontana da cimici o tlecamere…. e che cosa potrà fare quando nn vorrà andare a scuola, o porterà un 5 in math o inglese, non le sarà concesso… e quando vorrà sua mamma, troverà solo tate…che misera miiseriaaaa