Come gli italiani sono diventati italiani

Se pensi, Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare, a fare e disfare, a dettare leggi su tutto ciò che riguardava la politica del Bel Paese. Era lei che si era appropriata sia del “potere temporale” che del “potere spirituale”. La Chiesa usava il credo religioso con quelli cui bastava il credo religioso e la spada con coloro che del suo credo religioso non sapevano cosa farsene. In altre parole, la politica di base era questa: forte coi deboli, debole coi forti.

I principi del Paese delle meraviglie, cresciuti sotto il segno del bambin Gesù, pendevano dalle sue labbra. Se qualcuno osava contraddirla, era guerra, guerra che la Chiesa organizzava contro il principe ribelle. E se il suo esercito, l’esercito del boss del Vaticano, non bastava, non riusciva ad averla vinta, allora il papa chiamava delle potenze straniere in aiuto. Queste venivano nel nostro paese, l’invadevano e, mentre erano sul territorio, razziavano tutto quello che potevano. E non facevano solo questo. Stupravano le nostre donne, uccidevano i nostri uomini, i nostri bambini, distruggevano case, campi seminati, campagne e, infine, se ci riuscivano, sconfiggevano il principe ribelle.

La Chiesa, una volta che gli invasori se n’erano ritornati nei loro paesi, vittoriosi, col bottino e lasciando dietro di loro il paese in rovina, continuava a governare sovrana fino a quando un altro principe non si ribellava ecc., così fino al Risorgimento.

Il fare della Chiesa non era spirituale, religioso, etico, umano, era guerresco oltre che assurdo e sanguinario. La sua religione era fatta con la spada, una spada guidata dalla sete di poteri e di averi. La cultura, l’identità, la storia del popolo italiano sono tutte pervase da una visione religiosa che, in realtà, di religioso non ha nulla.

È vero, sono gli uomini che fanno la storia, ma è altrettanto vero che sono le loro idee, ideologie, credenze che li guidano e su cui si modellano. Il quid religioso e la cultura di questo paese si sono modellati, non sugli ultimi 150 anni, cioè dal Risorgimento ad oggi, ma sulla lunga storia della Chiesa e su uno Stato che, oltre ad essere predatore, era ed è rimasto confessionale.

Vedere Il Paese delle meraviglie

 

 

 

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