Da “Lo Stato predatore”: primo abbozzo per un “Nuovo Contratto Sociale” (1)
Per me c’è una sola via di salvezza oggi nel mondo: occorre cambiare politica, abitudini, rotta. Le istituzioni che ci governano non si possono più guarire, sono corrotte dalle fondamenta alla sommità. Tutto l’apparato istituzionale è cancerogeno. Non regge più, fa acqua da tutte le parti, è giunta la sua fine. Dobbiamo crearne uno nuovo. Non abbiamo scelta. 2 + 2 questa volta fa 4 e non 5.
Ovvio, prima di poter applicare un “Nuovo Contratto Sociale”, qualcuno dovrà fare il lavoro sporco, il lavoro di pulizia. I miei abbozzi entreranno in gioco solo a lavoro compiuto.
Il concetto che applicheremo è vecchio. I suoi, ideatori, inventori li si trova lungo tutta la storia, ma quelli che più l’hanno teorizzato sono gli utilitaristi inglesi, in particolare Jeremy Benthan e John Stuart Mill. La loro massima è: la più grande quantità di felicità per il più grande numero di persone. La loro massima è la nostra massima.
Qui ci sono alcune proposte. Sono solo degli abbozzi, delle idee, spunti di pensiero in bocciolo e non pretendono altro.
E adesso possiamo iniziare.
Primo abbozzo
Un Contratto Sociale Computerizzato
Dato che io non credo nell’animale homo, non lo ritengo all’altezza di certi compiti, proporrei, per quello che riguarda l’ordine pubblico e giuridico delle nazioni, di rimpiazzare i mezzi-uomini attuali (i politici) e gli uomini di legge con dei computer. Preferisco essere governato e giudicato da loro. Gli animali homo, nella loro essenza, sono, appunto, degli animali. Ci vogliono anni e anni di educazione per trasformare un homo in un essere civile; d’altra parte, ci vuole solo qualche secondo per trasformare un homo in una bestia, e io non ho fiducia in creature che si possono trasformare in animali da un momento all’altro.
Ecco la proposta. Si prenderanno un lavoratore, uno scienziato, un artigiano, un uomo di legge, uno psicologo e un filosofo, tre donne e tre uomini, da ogni paese della Terra, li si metterà insieme e, nel giro di un anno e non più, dovranno escogitare un piano politico e giuridico a livello planetario, globale. In questo piano si dovrà pensare a tutto, dalle cose più semplici, come ad esempio costruire una casa a quelle più complesse, come ci si dovrebbe comportare se un meteorite stesse per colpire la Terra.
Questo “Contratto Sociale Computerizzato”, che sarà il Contratto di tutti i cittadini del mondo, dovrà essere umano, saggio, giusto e per tutti, inclusi gli animali, il mondo vegetale e il mondo fisico. Anche la materia dovrà essere trattata con rispetto e perizia. Questo piano, una volta definito, avrà una durata di cinque anni e verrà programmato nei “Computer” che, per il tempo stabilito, saranno loro (le leggi che sono state pattuite e inserite nel loro software) a governare gli animali homo.
Solo allo scadere dei cinque anni si potranno ritoccare, se fosse necessario, tutte le leggi che non hanno funzionato bene durante il periodo della loro applicazione. Il “Contratto Sociale Computerizzato” a livello globale, di volta in volta, va perfezionato, non rifatto. Le corti giudiziarie attuali e i mezzi-uomini degli Stati predatori, verranno sostituiti con dei computer.
L’uomo è una creatura di parte, debole, soggettiva. In ogni situazione e in ogni luogo della Terra favorirà sempre i suoi familiari, parenti prossimi, amici, compagni di partito. Il suo Dna parla chiaro, così anche la kin selection (la selezione dei parenti) di W. D. Hamilton. In altre parole, i consanguinei vengono prima di tutti gli altri. Queste debolezze l’uomo se le porta dietro in ogni cosa che pensa, fa e dice. Solo un “Contratto Sociale” computerizzato può mettere fine a pregiudizi e favoritismi.
Ci sarà una postilla nel “Nuovo Contratto Globale”: coloro che l’avranno ideato non potranno usufruire delle leggi che essi stessi hanno forgiato, saranno messi in pensione, in questo modo si eliminerà la tentazione di fare leggi a proprio favore.
Nel prossimo post: I 4 Io Della Salvezza
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