E se non sono all’altezza, che ce voi fa!?

È straordinario. Roba da non crederci. Addirittura paradossale. Il popolo più ricco al mondo di storia (così ci dicono), di arte, di madonne, di filosofia, di chiese, di poesia, di letteratura, di pittura, di scultura, di catacombe, di musica, di geni, di talenti, di papi, di scienziati, di cristi, di intellettuali, di dèi; il popolo più istruito della terra (così ci dicono), più avveduto, preparato, intelligente, democratico, geniale, altruista, saggio, umano; insomma, il popolo che ormai da tempo ha scoperto da che parte sta il culo e da che parte sta la vagina, ebbene, è possibile che questo popolo così illuminato non si sia ancora accorto che chiunque mandi al potere, tra tutti quelli che lo governano, senza eccezione e senza distinzione di colore, non sarà all’altezza di governarlo? Nel Paese delle meraviglie non c’è un problema di elettorato, questo non è mai esistito. Il problema, invece, si trova in quelli che lo governano: non sono all’altezza. Tutto qui. È come se si pretendesse che una scimmia spiegasse l’equazione di Einstein e=mc2. Non ci riuscirebbe mai. Così i demagoghi del Paese delle meraviglie: non riusciranno mai a governare il Paese. Tutti gli altri popoli della terra sanno di questo handicap nazionale e lo sanno ormai da secoli. È mai possibile, allora, che solo ai meravigliosi sia sfuggita una tale lapalissiana evidenza? È mai possibile che solo loro non riescano a capire che la cancrena mentale è radicatissima nel cervello di quelli che li governano?

 

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