Elogio al Popolo lavoratore – post 4
Il mio paese è il mio paese o è il mio peggior nemico?
Che cosa mai può voler dire “il mio paese?” Che significato ha dire “il mio paese” per un figlio del Popolo lavoratore? Un proletario, uno che, per non morire di fame, deve sgobbare come un mulo 24 ore su 24, non ha, né mai potrà avere a queste condizioni un paese, lui vive in realtà in un gulag, in un campo di concentramento, un lager e, in questo luogo, non c’è vita, c’è solo schiavitù e morte. E questo sarebbe il suo paese? E chi l’ha mai detto?
Prendiamo mister Giorgio Napolitano, l’attuale presidente degli italiani. Costui, nonostante umilii col suo fare il Popolo lavoratore giorno dopo giorno, nonostante si sia arricchito sfruttando il Popolo, nonostante sia da tempo che avrebbe dovuto andare in pensione, nonostante ciò, il presidente Giorgio Napolitano, tra l’altro, alla fine di ogni anno si porta a casa uno stipendio di 248.027 euro.
Ora prendiamo un legittimo figlio del Popolo lavoratore, uno di quelli che lavora per davvero. Questi, che ha fatto il servizio militare, che ha iniziato a lavorare da quand’era giovane, che ha fatto sempre lavori utili, costruttivi, sani e la cui fedina sociale è pulita, quanto si porta a casa come pensione alla fine dell’anno? Sette, otto mila euro se è fortunato. In confronto a mister Giorgio Napolitano, l’attuale presidente degli italiani, niente di niente, una vera miseria!
Ora io mi chiedo, un Paese con la P maiuscola, non dovrebbe essere quello che riconosce uguale dignità, diritti e onori a tutti i suoi cittadini? Ora io mi chiedo, in un paese democratico si può tollerare fra un cittadino e l’altro una tale discriminazione? Ora io mi chiedo ancora e ancora, noi lavoratari, noi senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, possiamo accettare un tale abominio e scempio sociale?
E comunque, questo non è un paese con la p maiuscola, e comunque, questo tipo di paese, non può essere il paese del Popolo lavoratore. Mai al mondo! Se questo è “il suo paese”, allora è in realtà il suo peggior nemico. Il Popolo, il Popolo lavoratore, non potrà mai e poi mai al mondo avere un paese a queste condizioni.
Viva la giungla, è più onesta e dignitosa!
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Nel prossimo post, La patria, e cosa mai può voler dire?