Erri De Luca e la mente religiosa
Finalmente allo scoperto, finalmente, sabato sera, Rai2, dopo la fine del telegiornale delle 20. 30, Erri De Luca si è deciso di parlare apertamente, ha sviscerato la sua credenza nella santa vergine Maria di fronte a milioni di telespettatori. Bravo Erri!
Una sorpresa? Affatto. Come potrebbe non credere uno che traduce la santa santissima Bibbia con devozione, interesse e per di più ai nostri giorni? Questa è vocazione!. E comunque io non ho mai avuto dubbi sulla sua credenza; e comunque se a lui va bene così va bene così.
Ma che cos’è una mente religiosa? Una mente religiosa è una mente che ama la morte, amoreggia con la morte, vive la morte, scopa con la morte, passeggia con la morte, respira con la morte e si nutre di cose mortali, come, ad esempio, il paradiso, l’inferno, il purgatorio, il santo santissimo cielo popolatissimo di cadaveri; una mente religiosa guarda all’indietro, ama i cimiteri, le croci, i sarcofaghi, i profumi che emanano i corpi senza vita; una mente religiosa come quella di Erri De Luca non può che trasmettere queste cose, cioè la morte.
Infatti, una mente religiosa è una mente che non invita a vivere la propria vita, non invita alle gioie della carne, dei cibi, delle bevande, dei piaceri; una mente religiosa non invita a vivere secondo il proprio spirito, anima, cuore, sentire; una mente religiosa invita a seguire il suo dio, il suo padrone, il suo signore, il suo santo, il suo bogududù: tutte cose morte; una mente religiosa non insegna altro eccetto che catene mentali e morte e la mente di Erri De Luca è una mente religiosa.
E va beh, non è il solo. Sicuramente no! Avrà tanta compagnia e quanta e che compagnia! La favola religiosa, da quando il mondo è mondo, ha sempre avuto i moltissimi, i fortunatissimi e gli immortalissimi dalla sua parte.
Cos’altro dire? Proprio niente, basta e avanza così. È solo una goccettina d’acqua che è finita nell’oceano. Una perdita? Cosa? Ma stiamo dando i numeri!?