Filosofi si nasce
Filosofi non si diventa, si nasce. La filosofia è innata. I bambini sono filosofi per natura. Fanno domande su tutto e vogliono spiegazioni di tutto, vogliono capire e questa voglia di capire ce l’hanno dentro di loro. Per istinto chiedono:
Perché?
Come?
In che modo?
Spiegami.
E quella cosa che luccica nel cielo, che cos’è?
La luna.
Che cos’è la luna?
Un astro.
E che cos’è un astro?
Un corpo celeste.
E un corpo celeste che cos’è?
Vogliamo cambiare discorso, bambino mio?
Perché?
Il primo vagito è un vagito filosofico, ma non bisogna fermarsi ad una filosofia infantile. Bisogna trasformarla in una filosofia adulta, accorta, pronta a confrontarsi col mondo.
Diventare filosofi, possibilmente non accademici, è una nobile ambizione. I filosofi filosofi rinunciano all’avere, all’apparire, alle trombe dei falsi valori e si concentrano unicamente sull’essere. Eliminano dalla loro vita tutto ciò che è inutile e si concentrano sull’utile, l’utile esistenziale e umano. Diventano scuola a se stessi. Vivono la propria filosofia. Ogni pensiero, parola, atto sono il risultato del loro volere. La loro filosofia e il loro stile di vita sono la stessa e medesima cosa. I filosofi filosofi non hanno né dèi né capi né pregiudizi. Conoscono, si conoscono, amano la vita e se stessi. Sono questi i valori di cui si nutrono e trasmettono agli altri.
Vedere Per una filosofia perenne