Francesco Belsito e Luigi Lusi sono colpevoli o innocenti?
Per conto mio, il tesoriere della Lega ladrona e il tesoriere della Margherita infangata, Belsito e Lusi, non sono colpevoli. Cos’altro avrebbero potuto fare eccetto che eseguire gli ordini dei loro leaders, i loro boss, perciò tutto ciò che hanno fatto l’hanno fatto dietro ordini ben precisi, allora perché si continua ad accusare le persone sbagliate? Ma poi, anche se gli accusati fossero colpevoli, la colpa, da un punto di vista etico, politico, morale, andrebbe comunque ai capi.
Mamma mia, ma non passa un solo giorno, una sola ora, un sol secondo che non salti fuori uno scandalo in questo covo di egoismo e ignominia. È diventato tutto stomachevole e abominevole lì dentro, un teatro dell’orrore e dell’infamia a cielo aperto. Lo è sempre stato, solo che in passato per vederlo ci volevano occhi particolari; oggi lo vedono anche i ciechi.
Ormai, in questa striscia di terra chiamata Italia, nessuno conosce più nessuno. La lingua è diventata una babele, solo bla bla e ognuno parla e si racconta il suo bla bla senza più capire i messaggi che gli vengono trasmessi e senza capirsi. Un monologo assurdo e incomprensibile. Ci sono voluti millenni di storia, ma ora finalmente ci si è arrivati. È il frutto d’una cultura che puzza d’incenso e di bordello istituzionale, ma soprattutto puzza di piccoli uomini.