Ho fame
Ho fame, fame di crescere, ma non mi lasciano crescere.
Ho fame, fame d’apprendere, fame di sapere, fame di scienza, fame di conoscenza, ma mi riempiono la testa a scuola e in ogni altro dove, di piattitudini e volgarità.
Ho fame, fame di giustizia, di democrazia, di rettitudine, d’onestà, ma nel mondo in cui vivo la giustizia, la democrazia, la rettitudine, l’onestà sono il sogno degli idealisti come me, di quelli, appunto, che sognano.
Ho fame, tanta fame di vivere, ma il pieno accesso alla vita mi viene negato con ogni tipo di violenza e di mistificazione.
Ho fame, fame di libertà, ma l’insopportabile peso delle catene che si respira nell’aria mi schiaccia le ossa e mi fa a pezzi mente e cervello.
Ho fame, fame, fame; fame di cibo, cibo che nutre, cibo sano, non contaminato, ma ciò che sono obligato a ingoiare è cibo inquinato e, infine, velenoso.
Ho fame, fame di viaggiare, di fare, di scoprire gli angoli più remoti della Terra, fame di sentirmi padrone di me stesso e, invece, non posso, perché il mondo è pieno di frontiere e di divieti. È così che l’hanno ridotto i piccoli uomini.
Ho fame, fame d’altruismo, fame di generosità, di bellezza, di arte, fame del sublime, fame di ricchezza umana, quella ricchezza che si trova in ognuno di noi e in abbondanza e, invece, sono obligato a nutrirmi di sbobba, una sbobba ricavata dal mercato degli indegni affari di questo inumano sistema globale.
Ho fame, fame di spiritualità, ma quella che mi circonda tutto è eccetto che spiritualità.
Ho fame, fame di vita, ma mi alimentano di carogne morte e pestifere.
Ho fame, fame d’un mondo migliore, d’un mondo più umano, più pulito eticamente, moralmente, politicamente, storicamente, ma quello in cui sono immerso è pieno di soprusi e di criminali.
Ho fame, sto letteralmente crepando di fame, ma nessuno sa quietare la mia fame, la fame di aver fame.
Ho fame, fame di tutto, e nonostante viva in un mondo ricco di ogni bene e potenzialità, sto, in realtà, morendo di fame.
Ho fame, tanta fame, tanta voglia di amare e di essere amato, ma come si può amare in un mondo così squallido e infame? Un mondo dove l’innocente viene oltraggiato e il suo boia onorato? Un mondo dove la discriminazione regna e il buon gesto che viene dall’alto, in realtà funge solo da specchietto per le allodole?