Il flusso naturale dell’uomo

Se cerchi di vedere l’uomo nello scorrere del suo flusso naturale, dice Guglielmini a Rossi, che poi è il suo vero movimento, corrente, ordine, e cioè big bang > espansione dell’universo > evoluzione chimica > evoluzione biologica > evoluzione delle specie > evoluzione antropologica dall’homo habilis all’homo sapiens > evoluzione culturale, evoluzione scientifica ecc., se cerchi di vederlo in questo flusso, capirai che lui, in questa realtà, si sente a suo agio, integrato, partecipe e non obietta sul suo destino finale. Anche l’assurdo gli è congeniale. L’accetta di buon animo, perché sa che fa parte della sua natura e che ogni atomo del suo corpo appartiene a questo flusso.

Il problema nasce quando l’uomo sposta il suo pensiero dall’evoluzione naturale ad un altro tipo di pensiero (aldilà, nirvana, dèi, ad esempio), estraneo alla sua natura. Questo pensiero lo aliena, lo rende malato, schizo, in breve, lo priva della sua vera identità, che è quella di appartenere al regno della fisica e della biologia. È questa la realtà condizionante della sua esistenza.

Oggi l’uomo è, come specie culturale, un po’ cresciuto, smaliziato, avveduto. Questo dovrebbe permettergli di fare a meno, questione di igiene mentale, delle metafisicherie, dei bogududù (può darsi che questi siano stati necessari in passato, oggi però non lo sono più) e di tutto ciò che fa parte dell’abracadabra mistico e spiritistico; oggi, se fosse proprio necessario, l’uomo potrebbe fare anche a meno della filosofia alla Platone, alla Tommaso, alla Hegel, che poi, in realtà, non sono filosofie, sono credenze, ma sicuramente non potrebbe fare a meno della tecnica e della scienza. Queste sono, se utilizzate saggiamente, l’unico motore funzionante di una vita e di una società sane. Oggi, regnano solo i “linguaggi reali” e i “linguaggi reali” trovano la loro casa nel fisicalismo. Al di fuori di questo c’è il regno dell’oscurantismo. Perciò, la nuova visione, i nuovi valori, oggi, si devono costruire partendo dal fisicalismo.

Lungo la storia i mistici si sono inventati un mondo di nonsense pur di sfuggire al mondo “reale”. Hanno esorcizzato ogni cosa pur di non confrontarsi con la verità. Hanno corrotto e sedotto l’umanità con tutte le trombe dell’aldilà e con ogni altra sorta di assurdità. Questi signori negano la materialità umana e, guarda caso, la materialità umana nega loro.

L’uomo è come un naufrago in alto mare. Sa, sa perché sente che sta perdendo le forze e non c’è mezzo di salvezza in vista, sa, quindi, che presto scenderà nei baratri marini. Ecco l’allucinante realtà dell’uomo, la sua privilegiata condizione di essere umano!

Vedere Ha un senso la vita?

 

 

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