Il nuovo re del Vaticano, Papa Francesco Primo

Arriva, arriva sul palcoscenico dei potenti il nuovo teatrante: Papa Francesco Primo. Niente da dire, lo si vede subito: ha stile, passo svelto e sicuro, parla spigliato e deciso, ha una voce carezzevole, amichevole, sonora, rassicurante, si proclama amico dei poveri, dice di essere venuto dalla fine del mondo e si spaccia, lui che appartiene alla setta dei gesuiti, per un seguace della setta dei fraticelli, cioè un seguace di san Francesco, proprio di colui che prendeva ai poveri per dare alla Chiesa, cioè di colui che andava ad elemosinare dai poverelli per poi portare tutto il bottino ricavato alla Chiesa, ecc, ecc. In altre parole, arricchire la Chiesa era l’obiettivo di san Francesco di Assisi. Se questo è anche l’obiettivo del nuovo Papa, allora poveri poverelli!

A Papa Francesco Primo, il new sovrano dello Stato della Città del Vaticano e primate d’Italia, piace apparire semplice al pubblico, alle sue pecorelle, tanto semplice da pagarsi persino l’albergo di Roma durante i giorni del conclave. Noi però ci chiediamo, conoscendo ormai la lezione shakespeariana che All the world’s a stage / And all the men and women (are) merely players ( che tutto il mondo è teatro e che tutti gli uomini e donne non sono altro che dei semplici attori ), se la sua non sia una Telenovelas già preparata ad hoc sin dall’inizio. Come sarebbe a dire sin dall’inizio? Sarebbe a dire da quando i pupari del mondo avevano deciso di mandare a casa papa Ratzinger e di rimpiazzarlo con un nuovo papa, sin da allora si sapeva già che il nuovo papa sarebbe diventato Jorge Mario Bergoglio. Ora le telenovelas hanno un contenuto, qual’era quello che doveva interpretare il nuovo papa? Con quale ruolo lo si doveva lanciare sul palcoscenico? Con un ruolo più accattivante di quello del suo predecessore, papa Ratzinger, ovvio, un ruolo che piaccia soprattutto alla massa.

Lo si deve ammettere, Shakespeare è sempre di moda. Infatti si vede benissimo che Papa Francesco Primo la recitazione ce l’ha nel sangue. Non mi meraviglierei se avesse preso qualche lezione di recitazione, di dizione e di come apparire in pubblico. Sicuramente Bergoglio sarà un grande commediante, come lo è stato anche Papa Karol Wojtyla prima di lui.

E comunque, cosa dire del suo coinvolgimento con il dittatore argentino Videla? Ha qualche responsabilità, qualche piccolo rimorso di coscienza per tutti i crimini di cui si è macchiato il dittatore argentino? Per tutti quegli infelici che venivano buttati in mare da un aereo? Per quello che riguarda noi, noi siamo ormai super abituati ad avere sul trono del Vaticano dei papa teatranti e nazisti e quindi possiamo, se dobbiamo, anche permetterci un papa che viene dalla famiglia dei dittatori del Sud America. Uno più uno meno, al punto in cui siamo, cosa cambia? Critica ingiusta o verità? In ogni modo, questa è l’ombra nera che il nuovo re del Vaticano, Papa Francesco Primo, dovrà chiarire e con cui fare i conti. Insomma, un uomo, lui ( tenendo sempre in mente che nessuno uomo è più che un uomo ), ancora tutto da scoprire!

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