Il super stipendio degli sportsmen
Io non dico che non si dovrebbero pagare i fachiri dello sport, dico solo che quanto li si paga è molto, anzi moltissimo, moltissimissimo! Nessuno, proprio per il fatto che li si paga così tanto, dovrebbe andare a vederli nei loro recinti di violenza organizzata.
Per conto mio, Rossi, non dovresti mai mettere piede in un circuito di Formula uno. Come puoi accettare che uno che gira e rigira con il suo macinino intorno ad un circuito chiuso venga pagato oltre duecento miliardi di vecchie lire all’anno? Ti pare serio? “Rischia la vita”, dici tu. Non rischia la vita più di quanto la rischi un operaio in una fonderia, un netturbino che pulisce la strada, un minatore, uno che lavora in un cantiere edile. Anche noi rischiamo la vita rimanendo a casa!
Non dovresti mettere piede neppure in uno stadio. Come puoi farlo, sapendo che i tiracalci, cioè creature che corrono dietro a una palla come i cani corrono dietro all’osso, prendono dieci, quindici, venti miliardi all’anno di vecchie lire! Ti pare giusto? Pensa ora a quello che prendi tu, nonostante scoppi di lavoro e senza applausi!
Perché, se si pagano montagne di soldi ad un tiracalci o ad uno che gira e rigira col suo macinino in un circuito chiuso, perché, allora, non si dovrebbe dare altrettanto ad un lavoratore di fabbrica? Un contadino, ad esempio, fa un lavoro molto più importante di quello dei tiracalci o del pilota di Formula uno, perché, allora, il contadino, guadagna solo quel tanto che lo tiene in vita?
Un pescatore, tanto per dare un altro esempio, che esce di casa il mattino quando è ancora buio e sparisce con la sua barchetta in un mare agitato e pericoloso, dovrebbe farsi pagare un chilo di pesce un mucchio di soldi. Tu dici: “Allora nessuno glielo comprerà.” Vero, nessuno glielo comprerà. Non dimenticare però che lo stomaco non viene a patti: o mangia o smette di esistere. Il fatto è che, se questo avvenisse, lo Stato predatore, che è l’artefice numero uno del disequilibrio e dell’ingiustizia sociale, interverrebbe subito. Non glielo permetterebbe. Non fa niente, invece, per i fachiri dello sport che vendono il loro prodotto a prezzi favolosi!
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