Immortalità plurime
L’uomo, da quando è diventato uomo, ha sempre dato la caccia all’immortalità. Le sue fughe dalla realtà sono infinite e continuano ad esserlo. La paura della morte lo porta ad inventarsi ogni genere di espedienti pur di alleviare il pungolo finale. Nessun’altra specie al mondo può competere con lui quando si tratta di escogitare nuove idee e nuovi idoli al fine di esorcizzare la realtà. Investe il meglio di sé nell’avventura mentale dell’aldilà. Niente da dire, l’uomo è una creatura eccezionale.
Io, in questi incontri sull’ “Immortalità plurime” del martedì sera, parlerò di conoscenza, di credenza, di verità coerenti e di verità fattuali, dello spirituale religioso e dello spirituale fisico, dell’uomo e dell’universo, di vita e di immortalità, ma soprattutto parlerò di quest’ultima: l’immortalità.
Non voglio, e poi non sarei neppure all’altezza d’inventarmi altri mondi, altre fughe, altri ozi mentali, voglio solo confrontarmi col mondo in cui vivo e per com’è. Dimostrerò, dunque, nei miei “incontri culturali”, che ci sono diversi tipi di immortalità e queste immortalità non sono favole nate e create dall’immaginario, ma sono fenomeni reali, tanto reali quanto lo sono le pietre e l’universo in cui viviamo.
La conoscenza, non l’ignoranza ma la conoscenza, ha sapore d’immortalità. Allora, per chi vuole amoreggiare e baciare l’eterno, a presto!