Italiani!
Smettetela di abbassare i pantaloni, smettetela di piegare la schiena e sfacchinare, smettetela di strisciare come vermi, eretti dunque! e tutto quello che poi succederà sarà un milione di volte meglio di come stanno le cose adesso!
L’Italia è in mano ai parassiti politici, in mano a quelli che non fanno niente e non sanno fare niente eccetto che danni e proteggere i loro indegni e occulti colossali interessi privati e per di più si prendono anche le vostre vite e lo fanno in modo volgare disonesto bestiale.
L’Italia sta boccheggiando, l’Italia è in fin di vita; sento già odore di sangue, di strage, di tragedia, sento che la sua sciagura è vicina.
Italiani, italiani, italiani, svegliatevi!, l’Italia ha bisogno di voi adesso! Adesso o mai più, perché poi, poi sarà troppo tardi. I boss al potere la stanno distruggendo alla velocità della luce.
L’Italia è vostra, è dei lavoratori, appartiene ai lavoratori, appartiene a quelli che l’hanno costruita e sempre difesa con la loro pelle, vita. L’Italia siete voi, lavoratori!
I parassiti di tutti i tempi l’hanno sempre depredata, devastata, calpestata, oltraggiata e oltraggiando l’Italia hanno oltraggiato anche voi, perché l’Italia è un vostro prodotto, una vostra proprietà!
Non ha altri padroni l’Italia, mai avuti. Gente falsa, gente indegna, gente parassitaria l’ha sempre usata e governata! A tutti appartiene l’Italia eccetto che ai parassiti. Questi sanno solo fare baldoria e vivere sul sudore degli italiani, sul sudore dei lavoratori. I parassiti non sanno fare altro che i parassiti.
Basta adesso. Italiani, wake up! Svegliatevi! Un po’ d’orgoglio per favore! Meglio un solo giorno, un solo attimo da leone che centomila da pecoroni! Svegliatevi! Fatelo, fatelo per voi, fatelo per i vostri figli, fatelo per tutti quelli che amate, fatelo per chi diavolo volete ma fatelo: mettete fine a questo indegno vergognoso contratto, a questo schifo e ribrezzo parassitario!
Per capire la politica, per conoscere la sua storia, il suo spirito, la sua anima, per essere cittadini informati e avveduti, leggere e rileggere Lo Stato predatore