L’Indifferenza divina (4)
4. L’assurdo e l’irrazionale
Cerchiamo di capire meglio. Chiediamoci quali sono i reali possessi dell’Indifferenza divina. Lo sai, Rossi? No? Non fa niente. Te lo dico io e senza tanta retorica: sono l’ASSURDO e l’IRRAZIONALE. Sono questi il suo tesoro. E che tesoro! Da quando ha iniziato la sua favolosa avventura, non ha fatto altro che vendere, e imporre con la forza se necessario, questi suoi due concetti: l’assurdo e l’irrazionale. Tutto quello che essa rappresenta e possiede oggi, l’ha ottenuto smerciando l’irrazionale e l’assurdo. Pochi si rendono conto di questo, e ciò per diverse ragioni che noi, via via, esamineremo.
Oltre questi due possedimenti, l’irrazionale e l’assurdo, la Chiesa non ha niente. Dio, paradiso, vita eterna, li hai mai visti, tu, Rossi? Tutto il suo patrimonio reale e immaginario si riduce a queste due parole: l’irrazionale e l’assurdo oppure, se vuoi, l’irragionevole e il ridicolo o ancora l’incoerente e il folle, scegli tu. È con questi che si è costruita tutta la sua ricchezza materiale e spirituale.
Ci sono uffici in Inghilterra, in America e in altri paesi che ti sborsano milioni di euro se dimostri un qualcosa, piccolo piccolo, di soprannaturale. Pensa che, dal 1882, quando ebbe inizio il controllo scientifico del paranormale, fino ad oggi, nessuno, di tutti quelli che pretendevano di fare cose miracolose – il mago o il santo di turno -, è riuscito a dimostrare qualcosa di surreale e a prendersi il bel premio. Perché? Perché tutto ciò che smerciano questi signori altro non è che aria fritta. E pensare che i rappresentanti dell’Indifferenza divina vendono la resurrezione, il paradiso, l’Onnipotente e nessuno grida: “La loro è frode, è impostura!” Tutto possono vendere loro e riescono a farlo con tanto di patente!
Ti do un esempio. Supponiamo che io vada al commissariato di polizia per fornire una testimonianza importante. Una volta lì, però, cambio idea e scelgo di non dire più la verità. Racconto delle bugie. Ora, non appena scoprono che li sto prendendo in giro, mi puniranno, metteranno in prigione. Se, invece, si presenta un prete e gli racconta un sacco di cose su Dio e sui santi, sul paradiso e sull’inferno (frottole anche queste, of course), il commissario l’ascolta con attenzione e alla fine lo ringrazia e gli bacia la mano mentre si genuflette per salutarlo! Ecco, Rossi, il potere taumaturgico che hanno l’irrazionale e l’assurdo!
Voglio citarti un passo tratto dal libro di Piergiorgio Odifreddi, “Il Vangelo secondo la Scienza”: “Un primo modo di avvicinarsi alla teologia razionale è guardare, per contrapposizione, al suo esatto opposto: la teologia irrazionale, paradossale e dell’assurdo. Uno degli insegnamenti più profondi e duraturi che il cristianesimo ha lasciato in eredità al mondo moderno è infatti proprio la concezione dell’irrazionalismo come superiore verità, invece che come vergogna: insegnamento di cui si sono poi appropriati quei sistemi filosofici e politici che hanno condotto il mondo contemporaneo all’assurdo e al paradossale”.
Odifreddi è un logico, un matematico e, nel suo mestiere, non c’è nulla di più irritante che l’irrazionalità e l’assurdità.
Una fucina di falsità
L’istituzione della Chiesa, oltre che assurda e irrazionale, è anche una fabbrica di bugie. Ci sono fabbriche che costruiscono automobili, frigoriferi, radio, televisori; la fabbrica ecclesiastica, invece, costruisce bugie ovvero domande e risposte confezionate. Ad esempio, esiste Dio? Sì, esiste. Esiste il Demonio? Sì, esiste. Esiste l’inferno? Sì, per tutti coloro che non pagano l’8 per mille alla Chiesa, che non rispettano i Comandamenti. Ovviamente, tra le prime fabbriche e quest’ultima c’è una bella differenza. Le prime producono cose reali, come macchine, radio ecc.; l’Indifferenza divina produce parole, menzogne e vibrazioni acustiche.
Per la Chiesa il primo uomo è Adamo, creato dal Signore dal fango. Ecco cosa scrive, a riguardo, Pepe Rodrìguez in “Dio è nato donna”: “La popolazione mondiale di 1,8 milioni di anni fa si stima intorno ai 400.000 soggetti; un milione di anni fa si era raddoppiata; centomila anni fa si approssimava al 1.200.000; 35.000 anni fa, in piena epoca dell’Homo sapiens, l’umanità contava circa 6.000.000 di esemplari; 10.000 anni fa, quando incominciò l’attività agricola e l’allevamento, gli abitanti devono essere stati circa 8.000.000; e pochissimo tempo dopo, 6.000 anni fa, l’umanità già contava 86.000.000 di persone…” .
Come vedi, Rossi, quando Dio creò Adamo nel 4004 avanti la nostra era, guarda caso, c’erano già sulla Terra almeno 75 milioni di esseri umani, ma si continua a pensare che Adamo sia il primo uomo che sia esistito sulla Terra. Questa mitologia frutta alla fabbrica ecclesiastica molto ma molto di più di quanto frutti una Rolls-Royce alla fabbrica che la produce. Le bugie, l’assurdo, l’irrazionale, come vedi, rendono molto; il lavoro duro, in confronto, pochissimo.
I processi agli animali
Nelle sue infinite assurdità e irrazionalità, nel suo illimitato grottesco fare, nel suo credersi Dio in cielo e in terra, la Chiesa, in quei favolosi tempi della sua succulenta storia, non smetteva mai di stupire. Pensa, Rossi, che aveva addirittura creato un tribunale per processare, non solo gli esseri umani, ma persino le bestie! Leggi cos’ha scritto, a questo riguardo, Alessandro Desiato nella sua tesi di laurea.
“In questa breve esposizione, scrive, dedicata alla posizione dell’animale nella cultura cristiana, non si possono non menzionare alcune manifestazioni che attestano quanto fosse importante l’influenza di tale pensiero sulla pratica del diritto: i processi agli animali. Interessante è la forma ufficiale della situazione: non si tratta del solito castigo o esecuzione privata, ma di procedure legali, di interventi dell’autorità pubblica. Un modo di agire, che pare quasi assegnare all’animale una personalità, anche di natura giuridica.
“Nei primi anni del Novecento, il giurista Vincennzo Manzini classifica queste pratiche fra le aberrazioni, gli errori medievali, facilitati dalla diffusa credenza nella possibilità che l’anima umana per magia potesse trasmigrare nelle bestie e che in queste potesse introdursi il diavolo, e dall’incerta distinzione fra uomo e bruto.
“I processi contro gli animali secondo gli esperti erano essenzialmente di tre tipi: civili, penali e per bestialità.
“Per i processi civili competente era il tribunale ecclesiastico, che agiva contro animali “nocivi”: topi, ratti, cavallette, gatte pelose, bruchi, insetti vari recanti danno alla proprietà privata e ai raccolti. L’intervento era affidato alla Chiesa perché si sospettava una causa soprannaturale per queste calamità (tra le dieci piaghe che colpirono il popolo egiziano nel racconto biblico, c’erano rane, zanzare, mosconi, cavallette), e si voleva ristabilire l’ordine naturale, divino. La procedura verso questi animali era meticolosa e garantista. Gli insetti venivano regolarmente citati con avvisi pubblici. Un esempio, dalla val Chiavenna, il 26 giugno 1659, “il molto illustrissimo signor vicario e capitano della circoscrizione di Chiavenna e dintorni, ordina di citare per ufficiale giudiziario i vermi, “vulgo gattae”, che mettono a sacco i fondi privati di detti comuni: basterà per tutti un’unica copia della presente citazione affissa ad un albero di ogni comune,” “La tutela degli animali”, corso di laurea in scienze giuridiche, pp. 38-9, Università degli studi di Pavia, Facoltà di Giurisprudenza, 2007-8.
Ovviamente, le bestie denunciate – lombrichi, ratti, vermi, cavallette – non si presentavano ai processi e, quindi, venivano condannati in contumacia. Peccato che oggi la Chiesa abbia smesso questa pratica. E perché poi, l’ha smessa, visto che non si stanca mai di ripetere le sue assurdità e irrazionalità, perché non continua a processare il compare lombrico e la commare cavalletta? Sarebbe divertente vedere il compare lombrico arrivare in tribunale e sedersi al banco degli imputati!
Chi creò l’uomo?
L’uomo, secondo te, Rossi, è stato creato dal fango o dai batteri? E tuo figlio, cosa pensa a riguardo?
Secondo il mito biblico, l’uomo è stato creato dal fango e la donna da una costola di Adamo. Ma è andata proprio così? La vita, ci dicono gli esperti, nacque nei mari primordiali, forse nelle viscere della terra o, ancora, è stata portata miliardi di anni fa sul nostro pianeta da un meteorite. A chi, allora, si deve credere? Tu cosa diresti di credere a tuo figlio? E tu, Rossi, tu credi veramente che Dio abbia creato l’uomo da un pugno di terra oppure che l’uomo abbia radici nei batteri primordiali?
E ancora. Credi proprio che, mentre Adamo dormiva, Dio gli abbia strappato una delle sue costole senza che lui sentisse dolore e che da essa abbia creato la donna oppure che questa, prima di diventare donna, abbia dovuto sperimentare un’infinità di trasformazioni biologiche e culturali?
Insomma, a chi e a che cosa si deve credere?
Un lento suicidio
Pensa, amico, pensa a quanta gente immola la propria vita per qualche cosa di grottesco; pensa alle suore di clausura che si rinchiudono in celle piccole e buie per tutta la vita, e per chi e perché? Il loro è un suicidio bell’e buono, un suicidio atroce, a lungo termine e, of course, benedetto dalla Santa Santissima Madre Chiesa!
Di queste suore di clausura, il minimo che si possa dire è che sono masochiste, auto-lesioniste, carnefici di se stesse, accecate dalla lussuria divina. Sono fondamentalmente vigliacche ed egoiste. Vigliacche perché, invece di suicidarsi lentamente in una cella di clausura, senza lavorare e vivendo sulle spalle del gregge, potrebbero rendersi utili ai paesi del Terzo mondo oppure curare gli ammalati terminali o ancora svolgere un qualsiasi altro tipo di volontariato. Sono egoiste perché, in realtà, murandosi vive, possono, in primo luogo, tenersi fuori dai pericoli e dalle responsabilità sociali e poi fottere tranquillamente con il loro idolo fantastico, Gesù.
Non pensi, Rossi, che in una società come la nostra, che si considera accorta e illuminata, questa barbarie non dovrebbe esistere? Tu puoi dire: ma l’ha voluto lei. Certo, l’ha voluto lei. E perché, allora, quando qualcuno vuole suicidarsi, noi facciamo di tutto per impedirglielo e alla suora di clausura no? Se ci rifletti, e devi, altrimenti sei un animale, scopri che viviamo in un mondo fantastico!
Nel capitolo che segue, amico, vedremo come siamo arrivati ad avere una religione.
Mi dispiace che l’autore non si renda conto di una cosa: le persone sono fondamentalmente ignoranti. E che la paura della morte fa fare loro qualunque stupidità pur di avere questa illusione. Ma rinunciando al senso della propria dignità, felici di scaricare la loro la responsabilitaà di cio che accade intorno a loro nel mondo su un fantomatico diavolo, vannio avanti e rinunciano ad un vita dignitosa in questo mondo per illudersi in quello, mai dimostrato, che verra(?) nel prossimo. Mi dispiace ma le persone sono più vicino alle bestie di quanto si pensa.
Mi rendo conto Angelo, credimi, ma sono un incallito ottimista, penso che l’ignoranza va combattuta con la scienza, con l’istruzione, con la cultura, coi fatti e, prima o poi, chissà che qualcosa non inizia a svegliarsi nei cervelli di quelli che credono in tante cose scioccamente.