L’Italia in vendita!
Finalmente, almeno per una volta questi sciocchi inglesi si sono sbagliati. Era ora che facessero qualche gaffe! E l’hanno fatta. Nessuno è perfetto. Avevano detto e anche scommesso che l’Italia sarebbe andata in vendita nel 2020, invece si sono sbagliati di 8 anni, ciappalà, sciocchi stupidi mangia rosbif inglesi. Invece s’incomincia a venderla dal 2012, sotto il governo di Mario Monti, evviva!
Infatti il premier ieri in aula ha annunciato: «Abbiamo dato rassicurazioni ai mercati» (… ) E in serata nell’incontro a Berlino con Schaeuble ha detto, testuali parole: “Misure per cedere asset del patrimonio dello Stato” (…), La Stampa, 14 giugno 2012. Grande il premier Mario Monti, veramente grande. Evviva!
Questo evento, spero, amici compaesani italiani, amici compaesani italiani per adesso, perché domani non si sa se siamo ancora italiani, forse diventeremo amici compaesani ci ci ci … Non mi viene, e se non mi viene non mi viene. È meglio così. Insomma, spero proprio che questo evento non scioccherà nessuno, ecco cosa voglio dire. Non dovrebbe comunque. E perché non dovrebbe, sentiamo? Perché noi italiani siamo abituati a questo genere di cose. E non solo. Siamo anche allenati, molto allenati e molto sportivi. Infatti abbiamo venduto o perso la Corsica nel maggio del 1768; abbiamo perso Nizza in cambio dell’aiuto bellico per l’Unificazione d’Italia; abbiamo perso le isole greche del Dodecaneso, Rodi ecc; abbiamo perso l’Albania; abbiamo perso tutte le colonie in Africa: la Libia, la Somalia, l’Etiopia, l’Eritrea; abbiamo perso l’Istria nella Seconda Guerra Mondiale dandola alla Jugoslavia e adesso ci prepariamo a perdere/vendere l’ultimo pezzo di proprietà che ci è rimasto, l’Italia. Evviva!
La Grecia però, guarda caso, non sta vendendo l’Acropolis e tanto meno una delle sue tante isole per risolvere il suo problema economico, neppure la Spagna ha sganciato un solo pezzettino del suo paese per risolvere la sua crisi economica, ma noi italiani, noi sì che siamo bravi, i più clever, intelligenti, come sempre d’altronde, in Europa e nel mondo, li battiamo tutti, questa volta vendendo il nostro paese, l’ultima zolla di terra che ci resta sotto i piedi! Evviva!
In realtà, poi, e bisogna dire le cose per come stanno, in realtà non siamo noi, il popolo, a vendere il paese, ma i nostri signori politici, sono loro, sempre loro, come la storia conferma, a vendere tutto, ce l’hanno ormai nel sangue, vendono proprio tutto, anche il loro paese pur di proteggere la loro posizione sociale e le loro ricchezze. E fanno bene perdinci! Ecco come si risolvono i problemi economici italiani, vendendo l’Italia! Evviva!
Preparatevi allora compaesani italiani, non perdete altro tempo, bisogna tenersi allenati, molto allenati, sportivissimissimi, perché in uno di questi indimenticabili giorni, grazie ai signori politici che ci governano, perderete, non soltanto la vostra casa, non soltanto il vostro paese e la vostra identità, ma perderete anche il vostro culo! Evviva!