La mia esperienza su Facebook
I miei amici di Facebook m’invitano a esprimere un’opinione riguardo la mia esperienza su Facebook, e io devo parlarne, no? Per dire la verità questa è una domanda un po’ retorica. È come chiedere a un bambino che si sta sgranocchiando un gelato avidamente, se gli piace, così come chiedere a me di parlare sulla mia esperienza su Facebook dopo averci pubblicato quasi 900 post, oltre a un fracco di twitter e di critiche su degli avvenimenti di cronaca, e tutto ciò in solo sei anni!
Comunque, Facebook, prima di tutto, non è un’esperienza strettamente individuale, è un’esperienza collettiva e a livello mondiale. Il villaggio globale di cui parlava nel ’64 Marshall McLuhan, oggi Facebook ce lo fa vivere e toccare con mano giorno dopo giorno. Come dire, il suo respiro ci raggiunge dai quattro angoli della Terra. Questa è un’esperienza unica e sbalorditiva nella vita degli esseri umani.
La mia esperienza su Facebook? È presto detto. È un’esperienza positiva e coinvolgente. Mi permette di dire la mia a un ampio pubblico, un pubblico vario, multicolore, vivo. I miei post circolano liberamente su tutto il Web, almeno lo spero. E poi anch’io leggo e m’illumino su tante cose che vedo e m’interessano su Facebook. Insomma, se sappiamo come utilizzare questo strumento mediatico, sicuramente può aiutarci a migliorare sia la nostra visione del mondo e della società oltre che di noi stessi.
Certo, su Facebook, come in televisione, ma non esattamente lo stesso (la televisione è o può essere controllata, quindi manipolata al cento per cento, ma non Facebook, non penso), c’è tanta gente che purtroppo non gode d’una buona educazione, ma per colpa di chi? Per colpa del Sistema in cui viviamo. Io la vedo così. In ogni modo, come si dice, l’appetito viene mangiando. Pian piano, la gente si sveglierà, capirà, studierà, si educherà, aprirà gli occhi e tutto questo anche grazie a Facebook.
Sono un insegnante. Ho insegnato all’estero e in Italia per molti anni. Questa esperienza, non meno di quella che sto facendo adesso su Facebook, è stata molto importante per me, come lo è ora su questo mezzo mediatico. Volendo, nessuno ce lo impedisce, potremmo sviluppare un motto, il motto degli amici di Facebook: “Impariamo tutti l’un dall’altro a crescere e vivere insieme, non come bestie egoiste e scatenate, ma come esseri virtuosi e umani.” Sarebbe carino, no?
UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.