La nostra è una società dai valori capovolti – 3 post, il primo
I predatori, gli impostori, gli sfruttatori, i parassiti, i sanguisuga, i killer, quelli che vivono sul sudore altrui, lungo la storia, si sono creati, con le buone o con le cattive, un vocabolario, una lingua, dei costumi, delle leggi che esaltano, vantano e sostengono il loro mostruoso e micidiale fare, un fare che non corrisponde per nulla alla descrizione delle loro azioni. Come si può dire d’un capo che uccide a sangue freddo e senza ragione un suo simile, che è un eroe? Come si può chiamare, in senso positivo, uno che ti porta via tutto ciò che tu hai costruito con fatica, un re? Le roi soleil, tanto per dare un esempio, non è forse uno dei più grandi mostri europei? Non è forse vissuto solo e solo per dare lustro al suo ignobile egoismo mentre il popolo, il suo popolo!, moriva letteralmente di fame? I faraoni, i califfi, i maragià, gli zar, gli imperatori, in una sola parola, i monarchi del Pianeta, non sono forse dei despoti, creature che sono vissute solo e solo e solo ed unicamente per glorificare all’estremo la bestialità e i vizi che c’erano in loro?
E cosa dire dei despoti di oggi? Il capitalista è visto come un signore, ma lo è? Come potrebbe essere definito un signore uno che si arricchisce usando la vita altrui? Uno che sfrutta fino all’osso l’anima e il corpo dei suoi dipendenti? Il politico è visto come guida dei popoli, ma lo è? Non è forse il cane da guardia dei nuovi monarchi? Non è forse più giusto definirlo il servo del capitalismo e il traditore dei lavoratori, gli schiavi moderni?