La politica dello Stato predatore – due post, parte prima
E non ce n’è mai stata un’altra.
Sin dall’inizio, più inconsciamente che consciamente, di certo istintivamente, il primo gesto dell’uomo è stato quello di PREDARE L’ALTRO. Fondamentalmente, nonostante i millenni trascorsi, non è ancora cambiato nulla: nella forma sì, il contenuto è rimasto tale e quale: si continua a PREDARE L’ALTRO. Anzi, con la crescente progressiva presa di coscienza delle vittime e la conscia brutalità del fare dei predatori, il fenomeno è peggiorato tantissimo. È brutto, molto brutto trovarsi di fronte al nemico armato fino ai denti, INERME.
È ora di aprire gli occhi, Rossi, è ora di guardare in faccia la realtà, è ora di smetterla di aver paura, è ora di confrontarsi col fare spietato e calcolatore del drago al potere, lo Stato predatore. Il suo ruolo, e non ne ha un altro, è di creare disastri, perché solo così la sua esistenza è garantita. Di questo passo, però, non li creerà ancora per molto: sta distruggendo il mondo quindi anche se stesso, grazie alla sua stoltezza e mostruosa voracità.
No, non è affatto un organismo saggio lo Stato predatore. Come potrebbe esserlo se sta portando tutto alla rovina incluso sé medesimo? Nessun altro sistema al mondo più di lui, ha ereditato e incarnato il primo gesto, il GESTO PREDATORE. E non solo. Ne ha fatto anche un’arte, l’arte dell’ingiustizia e della bestialità. Nessun tribunale in nessun angolo dell’universo assolverebbe i crimini di questa infernale combriccola di individui che lo compongono.
Ovvio, ci sono strutture sociali che i lavoratori hanno costruito con il loro sudore – ospedali, strade, porti, scuole, ponti, ecc. Lo Stato predatore non può vantare nessun merito a riguardo. È un organismo totalmente parassitario e lo è dalla testa ai piedi, dall’anima al cuore e dalla mente al cervello. Non si troverebbe in esso, se lo si passasse ai raggi x, neppure una sola fibra che non tenda al proprio interesse.
Ecco una sinteticissima definizione del mostro che ci governa: è un’organizzazione di killer con giacca e cravatta. Cosa vuol dire un’organizzazione di killer con giacca e cravatta? Vuol dire che dal primo GESTO PREDATORE e poi lungo tutta la storia, questi signori, usando tutti i poteri, tutte le astuzie e tutti i trucchi del mestiere, si sono autodefiniti i padroni e i boia del genere umano: questa è la loro politica e altra non ne hanno.
Chiunque vada al governo, chiunque venga eletto in questo “covo di vipere” come lo definiva Garibaldi, entra in un sistema corrotto e corruttore, falso e diabolico, antidemocratico e assassino, sfruttatore e oscurantista, ipocrita e classista, di parte e guerrafondaio. Tutto questo e un milione d’altro ancora è sostenuto dalle leggi che lui stesso escogita e applica.
Vorrei citare ora alcuni pensatori che mi pare abbiano ben capito la vera natura e il vero spirito di questo strumento di potere.
Nel prossimo post, parte seconda
Vedere Lo Stato predatore