La Rivoluzione Senza Spargimento di Sangue

 

Oggi, e dobbiamo ammetterlo, anche se i nostri gestori e i padroni di questi mezzi di comunicazioni a livello mondiale, potrebbero risultare di essere dalla parte sociale sbagliata, ma in realtà, lo sono? Infatti, grazie a questi mezzi di comunicazione – Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Web, Wikipedia, ecc. -, grazie a essi, il Popolo del mondo intero, quello che è stato tenuto per millenni in catene e nel buio culturale, quello a cui l’educazione non è stata e non è ancora oggi a portata di mano, grazie a Facebook, Twitter, ecc., sta prendendo coscienza per come realmente è costruita la società piramidale società della “specie homo” in cui viviamo su questa roccia che gira e rigira intorno al Sole. La loro, e mi riferisco ai gestori e ai padroni di questi mezzi di comunicazione virtuale, conscia o inconscia, È UNA RIVOLUZIONE SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE E LA PRIMA DEL SUO GENERE IN ASSOLUTO NELL’INTERO MONDO.

Possiamo dire che dalla Rivoluzione degli schiavi, iniziata con Spartaco, a quella della Magna Charta in Inghilterra nel 1215, e finendo con quella Cubana, nessuna di esse, eccetto forse quella della Magna Charta, non ha versato che mari di sangue, e cosa ha ottenuto? Quelli che portavano le catene, le portano ancora oggi. E non solo. La RIVOLUZIONE SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE è anche istruttiva, educativa, culturale, umana a livello mondiale. Mai prima ha avuto una Rivoluzione di questo genere il Popolo, quello senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce.

Una volta, quando viaggiavo di più in treno, i passeggeri stavano seduti come mucchietti di carne tristi, alcuni a volte parlavano coi loro vicini, e c’era sempre il solito studente con l’evidenziatore in mano che studiava, mai uno che leggesse un libro o, molto raramente, leggesse un giornale. Poco tempo fa, ho dovuto andare a Roma e, sia all’andata che al ritorno, non c’era un solo viaggiatore che non fosse impegnato col suo cellulare, tablet, pc portabile e altri mezzi di comunicazione virtuali. Sono rimasto meravigliato. Una tale Rivoluzione (con la R maiuscola, of course) a livello planetario ( la rivoluzione culturale cinese si è svolta in Cina e non nel mondo intero come quella virtuale), potrebbe portare a cambiamenti sociali di cui noi non ci rendiamo ancora neppure conto e, se la paragonassimo alle altre rivoluzioni precedenti, queste, nei suoi confronti, sono poco o niente.

Ho insegnato in diversi Paesi e nelle mie classi c’erano a volte 20 studenti e a volte di più e altre di meno, però oggi quando pubblico un articolo su Facebook, Twitter, ecc., potrebbe essere visto e letto da migliaia di persone.

Voi, come la vedete questa Rivoluzione virtuale? Grazie.

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