La violenza istituzionalizzata

Violenza è quando un aeroplano decolla da Linate per atterrare a Malpensa con un solo passeggero a bordo: un politico (per due volte, scrive l’Espresso, un membro dell’esecutivo ha preteso un jet che lo portasse da Milano Linate a Milano Malpensa); violenza è quando il presidente del consiglio si compra due elicotteri per 50 milioni di euro pagati da quelli che lavorano per davvero; violenza è quando il papa se ne va in giro per il mondo, pagato dal gregge, per offuscare la mente di altri popoli; violenza è quando i signori demagoghi buttano al vento ingenti somme di denaro in inutili e pericolose imprese (le centrali nucleari); violenza è quando un parlamentare, dopo solo due anni e mezzo di legislatura, si prende una pensione da capogiro, mentre un operaio che ha sfacchinato e sputato sangue tutta la vita per guadagnarsi da vivere lo si manda in pensione con una miseria al mese. È facile, molto facile abusare, sfruttare e sperperare i soldi di quelli che non possono difendersi, di quelli che sono lì per tutto subire e tutto inghiottire senza “ma”, senza “come” e senza “perché”. Questa è violenza, questa è l’unica violenza che io conosca: LA VIOLENZA ISTITUZIONALIZZATA!

 

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