L’anima
L’uomo nasce senza anima. Questa se la crea, volente o nolente, vivendo. Sarà la sua anima, la sua identità, la sua particolarità. C’è da dire anche a questo riguardo, e senza offesa: piccola anima, piccolo uomo; grande anima, grande uomo. La qualità, non la quantità, esige, ahimè!, questo confronto fra un individuo e l’altro, tanto per ricordare che umani non si nasce, umani si diventa.
L’anima, dunque, nasce dalla materia e non la materia dall’anima. Anche gli animali ne hanno una, ma, forse, loro non sanno di averla. La loro è un’anima istintiva. L’uomo, invece, trasforma la sua anima, via via che se la va creando, in un’anima culturale.
La cultura è quel fenomeno che ci porta a riflettere e a ragionare. A questo punto si apre il mondo del pensiero: a ognuno il suo, a ognuno la sua piccola o grande anima: io le rispetto e amo ambedue e di ambedue posso trarne un universo di bontà, di vita e di amore.
Lo spirituale, dunque. Questo non è altro che il sesto senso della materia, quello che ci aiuta a diventare esseri umani.
Con la morte, l’anima si estingue e tutto ritorna di nuovo materia. Questa conclusione può non piacere, ma le cose non cambiano, stanno così.
UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, allora passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che parla agli amici del Web, Orazio Guglielmini.
Pare che nessuno ricordi il primo giorno in cui ha aperto gli occhi, un classico umanoide, per loro è come una bestemmia.