Le 7 storie, in sintesi, più vere e più reali dell’Universo

  • La prima. La prima storia è quella del “Nulla del Nulla”. In questa storia non esiste niente, solo un immenso spazio vuoto e nulla più. È una vista infinita, nessuno oggetto appare o si frappone tra il vuoto e l’occhio. Il Nulla del Nulla, ovvero il vuoto totale e assoluto, domina ovunque. È da questo vuoto che si generò la Prima Particella.
  • La seconda. La seconda storia è, appunto, quella della “Prima Particella”, la Particella primordiale nata spontaneamente dal Nulla del Nulla. Questa ha un grande valore storico ed evoluzionistico: tutto è nato e si è sviluppato da essa. La materia, partendo dalle particelle più piccole, si è costruita da esse. Il suo operare è di duplicarsi sempre: da uno a due, da due a 4, da 4 a 8, da 8 a 16, 32 e via di seguito fino al Big Bang. Questo include l’intero Universo insieme alla Via Lattea e al Sistema Solare.
  • La terza. La terza storia è quella del “Tempo”. Il Tempo che è trascorso dalla Prima Particella al Big Bang, ad esempio. Qualsiasi cosa che nasce o appare, nasce e appare nel Tempo. Se l’Universo ha una fine, una data esistenziale, queste sono scritte nel Tempo. Si pensa che un giorno l’Universo si perderà nel Grande Tutto. Le galassie si allontaneranno l’una dall’altra senza più vedersi e si perderanno nell’infinità dello spazio e del Tempo.
  • La quarta. La quarta storia parte da quando l’homo scimmia diventa Homo Sapiens Sapiens, e cioè diviene consapevole della sua natura e di ciò che lo circonda. Grazie a lui l’universo, per quello che ne sappiamo, da buio che era, e questo anche se si vedeva, si è trasformato in illuminazione, in luce, luce che faceva vedere oggetti fisici e immaginati.
  • La quinta. La quinta storia la definiamo “un “Punto Interrogativo”. Infatti, la storia è e rimarrà un punto interrogativo: l’Universo rinascerà, ci sarà ancora una Prima Particella, un Big Bang o tutto finirà con l’ultima galassia che si va oscurando nell’immenso che la circonda? A questa domanda noi non abbiamo risposta, ognuno deve darsi la sua.
  • La sesta. La sesta storia è quella della fisicità. Il mondo è fisico, è d’una fisicità unica. L’Universo, se partiamo dalla Particella Primordiale, e dobbiamo, è tutto fisico. Tutto ciò che si è sviluppato in esso, partendo dalla Prima Particella, è solo fisico incluso il pensiero e la coscienza. Non c’è nulla d’astratto nell’Universo in cui viviamo, ogni fenomeno immaginato, teorico, utopico è, in realtà, concreto. È questo quello che ci insegna la Prima Particella.
  • La settima. La settima storia, “la Vita”. Nonostante tutto quello che si è detto, si dice e si dirà su di essa, la Vita è un fenomeno come tutti gli altri, perché anche gli uccelli e le rocce periranno come perirà la Vita umana e non umana. Noi siamo una famiglia di multi specie e fenomeni che nasce e perisce senza un ma e senza un perché.

“Come fa Lei a sostenere tutto questo?” chiede uno dell’udienza. “Io dico solo ciò che so e ciò che so per me è ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Per il resto ognuno è libero di pensarla come vuole”.

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