L’esodo italiano ovvero emigrare o morire – in 3 post, il primo
Questo si verificò, Rossi, in particolar modo, tra il 1876 e la fine degli anni venti. Durante questo periodo, circa 27 milioni di italiani lasciarono il Bel Paese, si staccarono dalla roccia come le cozze, avrebbe detto Verga, per andare in cerca di pane in giro per il mondo. Questa era l’unica via di scampo se volevano sopravvivere, scappare dall’inferno della fame in cui vivevano e cercare cibo altrove, proprio come fanno oggi gli extracomunitari (= migranti, gente non locale, terroni, gruppi eterogenei, morti di fare, comunità illegale, schiavismo legalizzato, e chi più ne ha più ne metta), ecco cosa eravamo noi fino a qualche manciata di anni fa.
Dove andava a chiedere l’elemosina il popolo lavoratore del Bel Paese? In Germania, in Francia, in Belgio, negli Stati Uniti, in Svizzera, in Canada, in Inghilterra, in Australia, nella Nuova Zelanda, in Africa, in Argentina, in Brasile, in tutta l’America del Sud e in mille altri paesi e posti del mondo.
Nel prossimo: quando gli italiani non erano italiani ma africani
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