L’Italia analfabeta – Post 15
La culla dell’asinità divina – 2 post (II)
Non c’è una razza biologica tra i mammiferi, Rossi, ma ci sono diversità culturali. Queste esistono. La nostra è quella asinina, quella degli asini a due zampe. Abbiamo un’identità, finalmente! Se vuoi, puoi appartenere anche tu alla cultura asinina. Se fai questo, diventi un asino patentato, bardato, con una testa piena di redini professionali e legali; se non lo fai, sarai un asino comunque.
Siamo il paese dove la quadruperia a 2 zampe è storica, è di moda, è di casa. Anche tu lo sei, Rossi. Te lo detto più volte e te lo ripeto. Lo sei eccome! Non puoi essere immune da quest’asinità culturale: è contagiosa. È inutile che t’incavoli con me, se ti do dell’asino. È una realtà, un fatto, un’incontestabile evidenza. Tutto il mondo lo sa, tutto il mondo te lo fa capire anche, e si sa anche questo, tu non lo vuoi capire o fingi di non capire. E questo è ancora peggio, ma lasciamo perdere. Perciò, d’ora in avanti, non ci saranno più né credenti né atei né agnostici né fisicalisti né pecore nella Santa Santissima Terra Italica, ma solo bipedi asineschi.
È inevitabile. L’Italia, amico mio, alleva ormai quadrupedi a 2 zampe da secoli. Li istruisce, li piazza sul mercato, sul lavoro. Risultato: a causa di questo job minuzioso e geniale somaresco è la prima in Europa e forse nel mondo intero in materia asinina. Ecco la sua nomea, ecco il suo primato.
Tratto da L’Indifferenza divina
Nel prossimo post, il sedicesimo: L’assassinio storico e culturale del popolo italiano