L’Italia analfabeta – post 7

Se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento  –   in 2 brani (I)

Da quando Dio è stato dichiarato morto o che non è mai esistito, e cioè da quando Jean Meslier, Kant, Schopenhauer, Feuerbach, Nietzsche, Darwin l’hanno dichiarato tale, d’allora in poi anche il Rinascimento, of course, è morto. Tutto quello che si è detto, fatto e costruito in questo periodo è stato costruito in nome di Dio. Infatti non c’è un solo schizzo di pittura, una sola immagine, un solo campanile, una sola statua o chiesa o pietra o intonaco o decorazione che orna i palazzi dei signori che non siano stati fatti ed eretti per la sua gloria. Solo che questo signor Dio, guarda caso, non esisteva allora e non esiste neppure oggi. Non è mai esistito, né mai esisterà un dio, il mondo è nelle mani del contingente. Quindi, tutto quello che si è creato e fatto in nome di questo fantoccio inventato, non ha nessun valore, nessun significato, nessuna identità tra gli esseri umani, eccetto che come testimonianza della bestialità e dell’ignoranza dell’epoca.

Diciamocelo pure tranquillamente, non c’è la pur minima differenza, in questione di contenuto, tra il Rinascimento, le piramidi egiziane, le maschere degli stregoni africani, il Pantheon greco, il Valhalla scandinavo, i templi indù e le piramide mozze degli atzechi: tutte le stesse e medesime cose, ombre cerebrali direbbero oggi i neurologi ossia artificio mentale and nothing more.

A cosa possono mai più servire tutti quei Cristi crocifissi, quelle madonne, quelle annunciazioni, quelle madri di Dio e santi e trittici e arazzi e affreschi e sculture e archi e obelischi e chiese e natività e cattedrali gotiche e non gotiche e croci sulle montagne e ovunque, tutta roba grondante di religiosità, a cosa mai può servire se Dio non esiste? A nulla, proprio a nulla. Al massimo, volendo, ha un valore artistico, tecnico, prospettivistico, mitologico; al massimo, volendo, la si può vedere come testimonianza d’una storia fatta e scritta dai più forti, d’una storia indegna, una storia zeppa di ingiustizie e barbarie, dove solo coloro che menavano e uccidevano di più vivevano, trionfavano e banchettavano, il resto della popolazione era concime per i loro abominevoli capricci.

Il divino è morto e morto resterà. Dio è menzogna, infatti Dio è menzogna; Dio è ignoranza, infatti Dio è ignoranza; Dio è sfruttamento, infatti Dio è sfruttamento. Di più. È bugie, è incivilimento, è una presa in giro a livello globale, un insulto alle menti intelligenti. Di questo signor Dio, così cattivo e manipolatore, resterà solo il ricordo più funesto della storia: per duemila anni, la religione cristiana, in nome di quest’essere inesistente, bruciò, uccise, torturò, massacrò, rubò, scomunicò, terrorizzò e mandò alla morte miliardi e miliardi di persone illudendole di un’altra vita dopo quella terrena e così privandole d’una loro vera e propria esistenza!

La Chiesa è composta d’una banda di stregoni parassiti, di racconta storie, favole, frottole, assurdità. Questa signora Chiesa, quando non era ancora Chiesa, cioè ai suoi albori, non possedeva niente di niente. I suoi rappresentanti erano tutti degli straccioni e vagabondi. Oggi, invece, la signora Chiesa è ricchissima e tutto quello che possiede l’ha sottratto con ogni trucco e mezzo al popolo. E così, a nome di questo fantoccio divino, ha depredato per millenni (e continua a farlo) il mondo intero ed è diventata l’istituzione più astuta e più ricca della Terra, ricchezza, la sua, tutta carpita agli stolti che essa stessa confeziona e ad altre vittime del suo operato.

Nel prossimo post: se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento  –   in 2 brani (II)

Comments

  1. By sestante

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