Lo Stato predatore
Posted in Il Testamento, Lo Stato predatore By Francis Sgambelluri On Aprile 25, 2012Francis Sgambelluri
Il testamento di Orazio Guglielmini
Lo Stato predatore
Libro secondo
Francis Sgambelluri
Via Addis Abeba, 12
13900 Biella, BI
Tel. 015 – 8495439
www.francis-sgambelluri.it
Indice 3
Parte prima
1. L’imperativo c’è, ma non si vede 10
da tabula rasa alle idee 11; il quadrupede che si trasforma in bipede 12; l’intelligenza machiavellica 16; il mondo dei simboli 16; corpo-idea 17; le idee parassitarie 20; corpi che nutrono idee, idee che si nutrono di corpi 21.
2. Il concetto di proprietà 23
zusammen-tun 24; lo scopo dello zusammen-tun 25; una civiltà cannibalesca 26; l’homo occidentale 27; il mondo creato dai dispotici 28.
3. Prima definizione dello Stato predatore 29
un’altra versione della nascita dello Stato predatore 30; i componenti del sistema predatorio 31; qual è l’obiettivo dello Stato predatore? 32; Rossi e lo Stato predatore 33; chi sono i custodi dello Stato predatore? 35; la formazione del predatore 36; l’anima dello Stato predatore 36; la mistica in politica 37.
4. La testa del popolo e la testa dei predatori 39
una barbarie avveduta 40; violenza planetaria 40; dall’istinto all’ideologia predatoria 41.
5. seconda definizione dello Stato predatore 43
la politica: l’arte di vivere insieme! 44.
6. Il connubio dei lupi a due zampe 46
il patto millenario 47; le prime quattro famose monarchie 48; il fare dei tiranni 49; l’universo dei ricchi 49; l’universo dei poveri 51; la storia 52.
7. Da Stato predatore vecchio stampo a Stato predatore nuovo stampo 53
quelli che non si contraddicono 54; God save the Queen 56; il glorioso indottrinamento politico-religioso! 57.
8. Il testaquadrata 58
come eravamo 60; qual è la differenza tra “sangue reale” e “sangue ariano”? 61; il corpo ha le sue ragioni che il “sangue reale” non può avere 62; un demagogo con la coda 63; cadaveri in vetrina 64.
Parte seconda
9. I mezzi-uomini 66
l’essenza del mezzo-uomo 68; un esempio 69; le cose cambiano per restare le stesse 70; la guerra dei poveri 71; un mondo cannibalesco 71; al cacciatore-raccoglitore i soldi non servivano a nulla 72; ricchi e poveri 73; l’eredità dei Rossi 75.
10. La bomba demografica 77
11. Valori o desideri? 80
il signor Rossi e il signor predatore statale 82; poliziotti e manifestanti 83; le forze dell’ordine sono al servizio di chi? 83; i Rossi hanno il governo che si meritano 85; la patria 86; riscrivere il linguaggio 87.
12. Libertà di parola 89
the worker 90; divorato e divoratore 91; terrorismo psicologico 93; il 90% degli esseri umani funge da combustibile per il rimanente 10% 94; la storia dei vincitori 95; non possiamo perderci questa conoscenza 95.
13. Non si nasce kamikaze 97
crimini indiretti 98; la violenza benedetta da Bogududù 98; l’homo predatore è un insulto per l’umano 100; voglio! 102.
Parte terza
14. “Dio salvi l’America” 104
15. “Monsieur le président” 113
16. Elogio alla follia 121
non è vero che tutto il mondo è paese 122; chi è il vero criminale? 125; un altro esempio 127; i criminali giudicano gli innocenti 128; Erica e Omar 128; saggezza predatoria 129; commercianti, benzinai, orologiai ecc. 130; ah, il cinismo, il cinismo! 133; non armi in mano al popolo! 133; siamo nelle mani del grottesco 133; ci sono Stati e Stati predatori 134.
17. Il male storico 136
le ultime novità barbariche 137; il sottile argomento dei predatori 139; un
mondo minato 140; Guantanamo 142; lo sporco gioco dei lupi a due zampe 143; cercate il criminale! 144.
18. Che cos’è la democrazia? 147
la democrazia predatoria148; la scienza sì, la democrazia no 150; tre realtà sociali 151; in sintesi 151; venere 152.
19. Uccido, dunque sono 153
l’intimo dell’homo 154; l’ingiustizia è contro natura 155; l’idealizzazione della propria patologia 156; Cucu 157; cosa avrei potuto insegnare a mio figlio in un tale mondo? 158; io sono un nichilista 159; un boa constrictor 159.
20. L’Mg 161
Parte quarta 21. Il nuovo Contratto Sociale 180
un giochetto da bambini 188; nuova società, nuovi insegnamenti 188.
22. il barbaro illuminato 190
quando gli uomini erano uomini 191; i Gandhi 192; rifare l’homo è il grido delle ideologie 193; io non sono un filantropo 194; Orazio compenso 195.
23. La Natura sì, la cultura no 196
l’antiquario 196; e ora a te, Rossi 197; servi si diventa 198; il barbone di Pìtala 199.
Nel prossimo libro… 201
Bibliografia 202
“Una volta che si è rinunciato alla giustizia, che cosa sono gli Stati, se non una grossa accozzaglia di malfattori? Anche i malfattori, del resto, non formano dei piccoli Stati? Si tratta infatti di un gruppo di uomini comandati da un capo, tenuti assieme da un patto comune e che si spartiscono un bottino secondo una legge tacita. Se questo male si allarga sempre più a uomini scellerati, se occupa una regione, fissa una sede, conquista città e soggioga popoli, assume più apertamente il nome di regno, che non gli viene dalla rinuncia alla cupidigia, ma dal conseguimento dell’impunità”.
sant’Agostino
“Che cos’erano le prime quattro famose monarchie se non imperi di banditi, se non Stati composti di avventurieri, di pirati e di ladri dove solo la forza bruta faceva l’apologia del loro brigantaggio.”
Jean Meslier
“Da un punto di vista evoluzionistico, il problema dell’ingiustizia sociale è inestricabilmente legato alla crisi dello Stato inteso come forma predatoria di organizzazione politica, che nasce, cresce e si diffonde con la spada. Se questo è vero, è molto probabile che la nostra specie non sopravviverà al prossimo secolo, o addi rittura ai prossimi cinquanta anni, se non saprà trascendere l’insaziabile volontà di sovranità ed egenomia caratteristica dello Stato”.
Marvin Harris
“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.”
George Orwell
Il testamento di Orazio Guglielmini, ovvero i 4 libri che lo compongono: “L’Indifferenza divina”, “Lo Stato predatore”, “Ha un senso la vita?” e “Il Paese delle meraviglie”, è nato da un forte bisogno di capire il mondo fenomenico, la società e la cultura che ci siamo creati.
In nuce: il primo libro, “L’Indifferenza divina”, espone l’operato della religione; il secondo, “Lo Stato predatore”, esamina l’impianto statale; il terzo, “Ha un senso la vita?”, si propone di capire se la vita abbia o meno un senso e nel quarto ed ultimo libro, “Il Paese delle meraviglie”, si analizza, dalla nascita ad oggi, questo paese, proprio come farebbe uno psicoterapeuta col suo paziente.
Il testamento di Orazio Guglielmini non vuole essere un insegnamento nè una scienza o una filosofia: non ha queste pretese. Se fosse possibile, però, vorrebbe essere una liberazione da tante trappole che una società, evolutasi nell’egoismo e nell’oscurantismo, ha creato in millenni di storia.