Luigi Cascioli, Mauro Biglino, Luigi Tosti e la Bibbia
Pubblicherò questa email inviatomi da Luigi Tosti
mercoledì 7 settembre 2016 13:12
Oggetto: francis’ Biglino
Carissimi Francis e Lorenza, (Luigi Tosti)
siamo contenti del viaggio di ritorno senza problemi e che la villeggiatura sia stata favorita dal bel tempo. Ho letto l’articolo di Mauro Biglino, che trovo interessante, ma per il quale avanzo le mie solite perplessità che avevo a suo tempo esternato a Luigi Cascioli: la Bibbia è un libro non si sa quando scritto, non si sa da chi scritto, che ha subito una valanga di falsificazioni, aggiunte, tagli e modifiche e che contiene una quantità infinita di criminalità, di assurdità e di bestialità ed errori scientifici. E’ un libro epico/religioso come ne esistono a migliaia. Tentare di scardinarne la credibilità agli occhi dei poveri di spirito che ancora abbondano sulla Terra e ancora ci credono è un’impresa titanica che non vale la pena di fare e che è a mio avviso persa in partenza: non c’è infatti peggior sordo di chi non vuol sentire, e i “credenti” hanno il cervello a tal punto incrostato dalla “fede” da non recedere mai dai loro convincimenti. Basta considerare che la scienza ha oramai fatto passi da giganti ed ha demolito tutte le assurdità e tutti gli errori macroscopici scritti nella Bibbia ma che, nonostante tutto, c’è una marea di creduloni/imbecilli che seguitano ancora ad accreditare questo libro “sacro”, magari giustificando le assurdità con “nuove interpretazioni” di comodo che debbono essere date alle parole scritte. C’è poi da considerare che di Bibbie ce ne sono un’infinità di versioni e che per potersi addentrare nella loro traduzione occorrono conoscenze di lingue antiche che nessuno può vantare di avere, anche perché ognuno traduce le parole a modo suo. Quello che scrive Biglino va divulgato (ma io non sono in grado di esprimere giudizi sull’esattezza della traduzione del testo), ma non credo che susciterà riflessioni sui “credenti” (per i non credenti il problema non si pone).
Un abbraccio
Luigi & Emilia
Da dove origina la fama del testo Sinaitico la si trova nel libro dei re nella classe dirigente formata durante il regno di Davide che arriva a compimento durante il regno di Salomone Poi si sterilizza sostituendo l’ osservazione degli avvenimenti con la ripetizione cieca delle verità da dottrine