Mario Monti e il Paese delle meraviglie
Mister Mario Monti, ascolti, lei non deve più, scusi se faccio uso di questo linguaggio perentorio, ma devo, lei non deve più ascoltare Berlusconi e i suoi scagnozzi, lei deve andare avanti col suo programma per come l’ha pensato, e se il cavaliere dei disastri e dell’apocalisse e i suoi scagnozzi non sono d’accordo, si indirizzi al popolo, al popolo mister Mario Monti. Saprà ascoltarla. Gli spieghi i motivi per cui vorrebbe applicare questa o quella proposta di legge e lasci al popolo, dopo tutto è sempre lui e solo lui che paga il conto, lasci che sia lui, il popolo, a scegliere il verdetto. L’eroe del bunga bunga e i suoi scagnozzi sono morti e stramorti e sono morti e stramosti per l’eternità. Di loro, nel Paese delle meraviglie, resterà, se resterà, il disonore e la vergogna. Questi e solo questi accompagneranno il suo nome nei secoli a venire. Vada tranquillo, allora, signor Monti, e buon lavoro!
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