Martone: un eroe schizzato fuori dalle fabbriche scolastiche
Non vedo molta differenza tra le fabbriche di automobili e le fabbriche di cervelli umani: le prime costruiscono delle macchine meccaniche e le seconde delle macchine umane. Molta differenza? Io non ne vedo tanta. Un determinismo bestiale le inchioda ambedue alle loro specifiche competenze.
E comunque mettere idee, principi, sistemi, ideologie, valori, equazioni, nazionalismi, misticismi, religioni (i gesuiti dicono: dateci un bambino fino a 7 anni e poi sarà nostro per il resto della sua vita) e altre cose in una testa quasi vuota non è forse il meglio che si possa fare per dare una buona educazione ad un essere umano.
In ogni modo non c’è un’età, una data, un termine in cui uno deve per forza iniziare ad andare a scuola, non è scritto da nessuna parte. Si può bene iniziare a 10 15 20 anni, ecc. Rousseau sosteneva che era meglio iniziare ad andare a scuola almeno dopo i dieci anni.
Michel Martone parla come tanti pappagalli della sua razza, la razza dei mangia carta, cioè persone che non hanno altra esperienza nella vita eccetto quella che gli hanno dato le fabbriche scolastiche. Questa gente, formata in questi luoghi, è come degli extraterrestri nei confronti del popolo lavoratore.
Io proporrei, e ne so qualcosa a riguardo, d’iniziare ad andare a scuola non prima dei vent’anni. Fino a vent’anni i giovani dovranno fare e provare almeno dieci lavori diversi e poi, solo poi, incominceranno ad andare a scuola. Così non saranno, tranne che per poche eccezioni, già dei blasé a 25 anni, dei morti viventi a 30 e un peso per la società a 40; così non faranno danni nel lavoro che svolgono, così il mondo prenderà un’altra direzione e così a 70 anni avranno ancora tanta voglia di fare, di dire, di provare, di amare, di vivere.
Detto in nuce, penso che il viceministro, Michel Martone, il cui habitat è l’Università, quando dice che i giovani dovrebbero già sapere quel che vogliono a 16 anni e che laurearsi dopo i 28 anni è da sfigati, penso proprio non sappia di cosa stia parlando. Per conto mio lui dovrebbe prima provare diverse realtà lavorative e poi ritornare a scuola e iniziare dall’alfabeto: sarebbe un’esperienza formativa indimenticabile per lui!
Please, una coppa di champagne in cambio di tutti i mangia carta universitari del pianeta, perché questo, il nostro bel blu Pianeta, insieme al genere umano, stanno andando a rotoli grazie a loro!