18 Gen 2014
Matteo Renzi e Adolf Hitler: qual’è la differenza?
Ad esempio, cosa penseremmo se il presidente di Israele, Shimon Peres, invitasse Adolf Hitler, dopo tutto il male che ha fatto agli ebrei, nella sede del governo israeliano per discutere di politica?
Cosa dobbiamo pensare, adesso, quando il neo eletto segretario del partito democratico, Matteo Renzi, invita il pluripregiudicato, Silvio Berlusconi, un uomo che per venti anni si è beffato del popolo italiano, della costituzione oltre ad avere mandato il paese alla deriva, per discutere temi politici nella sede del partito democratico?
Popolo Italiano: Svegliati!
Non c’è alcuna differenza almeno su un punto: ENTRAMBI HANNO LA CAPACITÀ E LA VOLONTÀ D’INGANNARE IL PAESE. Come Hitler firmò un patto segreto con Stalin per opportunità politica, ora Renzi chiede di firmare un accordo con il peggior nemico della maggioranza degli italiani. Al di là dell’ eventuale intesa, rimane L’ARROGANZA DI CHI CREDE DI ESSERE AL DI SOPRA DELLE PARTI (caratteristica tipica di Berlusconi che ha sempre ammirato Renzi forse anche perché è la sua immagine speculare) e DIMOSTRA IL “MENEFREGHISMO” DELLE SENTENZE DELLA MAGISTRATURA che hanno condannano l’ex primo ministro italiano ad uno dei reati più gravi che un uomo e un capo di governo può commettere: FRODARE IL FISCO CON IL CONSEGUENTE DANNO A TUTTI GLI ALTRI ITALIANI ONESTI. E questo è inaccettabile per qualsiasi italiano dotato d’intelletto.