Il mondo per com’è e non per come vogliamo che sia
Viviamo, e questo oggi tutti quelli che hanno un po’ di cervello lo sanno benissimo, viviamo in un mondo spietato, dove il nostro casuale destino è stato inciso negli elementi che ci costituiscono ancora prima che noi nascessimo. Sapere è comprendere, è capire e capire e comprendere è giudicare. Quindi noi sappiamo che nasciamo su una graticola e che via via che prendiamo coscienza di ciò che ci aspetta, questa visione si trasformerà in fiamme. Da qui in poi scopriamo di vivere in un inferno a porte e finestre spalancate a 360 gradi.
Certo potremmo alleviare un po’ la nostra crudele sorte aiutandoci e solidarizzando a vicenda sapendo che condividiamo la stessa sorte, ma non lo facciamo. Anzi, ci rendiamo la vita di l’un l’altro ancora più atroce. Siamo proprio una specie nociva oltre che sfortunata: non solo nasciamo su un pianeta inumano, siamo anche egoisti, barbari e ottusi.
Le domande sul bene e sul male non mancano. Ad esempio, è meglio essere consapevole del proprio destino oppure no? È meglio essere un vegetale o un essere umano? È meglio vivere in questo ambiente luciferesco o togliersi la vita? Viviamo veramente in un mondo giusto e democratico? La risposta, a queste domande e molte altre, non può essere che personale. Una cosa è certa, qualunque cosa uno scelga di fare o credere, non cambierà il suo destino, non su questo pianeta e tanto meno in qualsiasi altro nell’intero universo. Ecco com’è il mondo quando lo vediamo per quello che è e non per come noi, fantasticamente, vogliamo che sia.
Il lettore potrebbe pensare che io sia un pessimista, un misantropo, un nichilista. Non lo sono. Affatto. Vedo sempre e prima di tutto il lato positivo delle cose. Credo, nonostante il terribile mondo in cui nasciamo e moriamo, credo che potremmo crearci, volendo, una vita tollerabile, anche interessante e bella, ma non nella società in cui viviamo. Questa, con alcune piccole eccezioni qui e lì, ha imparato solo come meglio sfruttare i propri simili, il mondo e tutto ciò che vegeta e respira in esso.