La mossa mancina di papa Ratzinger

Papa Ratzinger, Benedetto XVI, is a clever man, un furbone, sa per certo che il cattolicesimo sta per finire e ha pensato di essere il primo papa di quest’ultimo periodo storico a voler lasciare il pontificato prima del collasso definitivo. Bisogna riconoscergliela: una mossa astuta la sua! Sarà ricordato come il papa nazista che abbandona il trono di san Pietro. Per il resto io rido già di come saranno le notizie ufficiali!

Il sogno – quarta parte: un bambino del sud Italia (4)

A Melbourne, all’inizio degli anni settanta, ho cominciato a dare lezioni di francese e d’italiano a piccoli gruppi di studenti delle scuole private – International School of languages, Holmes language school, Berlitz language school. Non avevo, come avrei voluto avere, una conoscenza accademica e profonda di queste lingue, comunque, quella che avevo, bastava e avanzava per i miei corsi.

Qualche anno dopo, con l’aiuto economico d’un amico e restando fedele ad un mio principio, se gli altri ci riescono, perché non dovrei riuscirci anch’io?, ho aperto, nel centro della città, una scuola di lingue: European School of Languages.

Non me lo sarei mai aspettato, non a quel punto in ogni modo. Roba da non credere. Un successo strabiliante. Nel giro di qualche anno, alla European School of Languages insegnavano part-time circa venticinque professori di madre lingua e le aule venivano utilizzate tutte al massimo. Fantastico!

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Lettera aperta a Roberto Saviano, l’autore di “Gomorra”

foto (3)“Ed è subito standing ovation,” scrive l’articolista de la “Repubblica delle idee 2012”, il 21 giugno, “addirittura prima che lui cominci a parlare, tutti in piedi per un applauso pieno e avvolgente, lungo. Energia pura con la quale avviare il motore.”

Saviano inizia a parlare ad un’audience di 800 persone, più tutti quelli che l’ascoltano fuori. Esordisce dicendo: “È complesso quello che ho scelto di spiegare, il romanzo della crisi. Ma posso farlo perché ho pensato di raccontarvi delle storie. Un vecchio giornalista come Ugo Pettenghi, maestro di generazioni di cronisti, ha descritto quella giornata in un  libro “La grande crisi del 29, una storia che si ripete.”

L’autore di Gomorra parte da lontano col suo discorso, dalla crisi del 29 in America, per poi arrivare alla grande disoccupazione tedesca che è stata causa dell’arrivo di Hitler al potere per poi approdare a Mussolini e al fascismo, alla Seconda Guerra Mondiale e alla follia dei piccoli uomini, come direbbe Wilheim Reich.

“Al Capone, continua Saviano, si mette a finanziare le mense per i poveri, dà stipendi più alti degli altri, diffonde il gioco d’azzardo, entra nel sistema e lo trasforma!” (altro…)

Il costo – terza parte: un bambino del sud Italia (3)

Oggi ho tre diplomi, due universitari e uno collegiale ottenuti uno in Australia, allo Holmes College di Melbourne, uno in Spagna, a la Universidad Complutense de Madrid, e uno in Italia, all’Università per Stranieri di Perugia. Non ho la minima idea di quel che valgono. Forse niente, forse sono solo dei pezzi di carta e nulla più. Non sono però mai stato interessato ai titoli di studio. Quando mi sottoponevo a degli esami, la sfida era sempre con me stesso. Non erano i diplomi che cercavo, cercavo la conoscenza; non era per i professori che mi lambiccavo il cervello, ma per saziare il mio appetito di scienza. Volevo capire il mondo, desideravo conoscere lingue, popoli, la vita, tutto. Il mio motto era ed è rimasto: non so, quindi soffro.

In ogni modo, e senza volere offendere le fabbriche dell’istruzione e del sapere, io mi considero un autodidatta. Gli scrittori, i personaggi, gli uomini che più mi hanno trasformato, formato, aperto gli occhi e rivoluzionato la mia esistenza, non li ho incontrati nelle scuole, nelle università, ma nella vita e nella lettura. I libri che ho letto e le esperienze che ho fatto sono stati i miei maestri, i miei significati, la mia luce.

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Il regista e attore Roberto Benigni e gli Ebrei dei Lager

Andiamo subito al nocciolo per cercare di rispondere a tutti quelli che hanno visto il film di Roberto Benigni “La vita è bella” e l’hanno tanto amato, tanto osannato. Cerchiamo di immaginarci queste famiglie ebree mentre sono a casa, mentre stanno accudendo alle loro cose, mentre sono tranquille e non tranquille nella loro routine quotidiana e, proprio allora, sentono dei colpi alla porta, sentono dei gridi malvagi, sentono che sono arrivate le SS. Queste, senza una ragione e senza un perché, li prendono, li sradicano, li maltrattano, li picchiano, li trascinano sui camion, poi sui treni, poi li chiudono dentro a carrozze piombate. Una volta chiusi li dentro, senza latrina, senza acqua, senza cibo, senza posti dove sedere, proprio come bestie, e rimangono lì così per giorni e giorni prima di arrivare nei campi di concentramento e, una volta arrivati nei campi di concentramento, li si separa dai figli, dai familiari, da tutti gli affetti, da tutto. Gli si dice che quella della separazione è solo una cosa temporanea, così alcuni sono portati subito ai lavori forzati, altri dentro a dei capannoni, e altri ancora direttamente, come i bambini, i vecchi, gli ammalati, i ribelli, le donne, tutti questi li si porta immediatamente e direttamente alle docce, e che docce!, dicendogli che devono farsi una doccia, che devono pulirsi dal lungo viaggio,

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La vita è bella di Roberto Benigni

Siamo all’inizio della seconda guerra mondiale, lettore. Siamo anche alla fine di settembre 2004. Serata un po’ fredda. Mia moglie ed io decidiamo di guardare in televisione La vita è bella. Non l’avevamo ancora visto. Era ora di vederlo, dopo tutto è stato un film da Oscar.

Inizio hollywoodiano: l’ebreo Guido coi piedi fuori dal finestrino dell’auto e il suo amico al volante scarrozzano per le strade e i prati della Toscana. Americanata perfetta.

Le avventure di La vita è bella, dunque, prendono il via, anzi hanno già preso il via. Una principessa piove dal cielo… Girasoli che s’inchinano al Sole… Biancaneve e i sette nani… Poeta poetico… Allora signora… Io credo… Biancaneve in mezzo agli insani… No, volevo dire i sette nani… Patate imburrate… Ebrei gassati… Fascisti goderecci… Un medico nazista fissato per gli indovinelli… Le biciclettate… Le risate… Le coglionate… Guarda quanto è bello quel tricolore… La scuola… Lo spogliarello stile circo equestre Tutte queste immagini e molte altre vengono tinte dall’inconfondibile stile comico equestre di Guido, Guido l’ebreo… È molto bravo lui nel fare il comico equestre, l’attore-regista…

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Gentili signori Indiani, liberate, please, liberate Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Tutte le volte che vediamo, ascoltiamo e cerchiamo di capire qualcosa sui due fucilieri italiani, colpevoli, così si dice, di avere ucciso due pescatori indiani, realizziamo che non riusciamo a capire proprio nulla. Ma non capiamo proprio nulla perché siamo degli imbecilli o perché c’è dell’altro? E se c’è dell’altro, che cos’è? È questo, in ciò che segue, che cercheremo di intendere.

Intanto c’è da chiedersi, i due fucilieri, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i nostri due marò in India, erano, sì o no, quando successe l’incidente, al servizio dello Stato italiano? E se erano al servizio dello Stato italiano, che colpa mai hanno loro? Di quale delitto si sono macchiati? Non hanno solo eseguito degli ordini? Non hanno solo fatto il loro mestiere? E allora? Forse che qualcuno ha chiesto l’arresto di quel pilota americano che qualche anno fa ha tranciato il cavo d’una funivia italiana uccidendo tutti quelli che c’erano nella cabina? Forse che i soldati di George Bush che hanno ucciso in Iraq civili inermi e massacrato e torturato soldati, sono stati puniti per i loro crimini? Non hanno nulla a che vedere questi esempi coi fucilieri? Ne siamo proprio sicuri?

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Ma chi è, in realtà, mister Mario Monti?

Un laureato alla 46esima università del mondo, la così chiamata Bocconi, cioè una fabbrica scolastica specializzata nella costruzione di teste programmate in materia economica;

un così chiamato commissario europeo che intascava un lauto stipendio e per quale ragione e per quale merito lo sa solo Bogududù;

un primo ministro, NON ELETTO DAL POPOLO, ma nominato arbitrariamente e INDEMOCRATICAMENTE dal presidente della repubblica, Giorgio Napolitano;

un senatore a vita, così l’ha nominato il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, cioè uno che dev’essere mantenuto indebitamente col sudore dei lavoratori;

un massone, uno che fa parte del gruppo Bilderberg che spadroneggia arrogantemente e ingiustamente in forma non ufficiale, ma in realtà ufficiale, sull’azienda economica mondiale. Eccetera.

Ora ci chiediamo noi, chi è oggi, Mario Monti, oggi che non è più primo ministro, oggi, dopo l’anno catastrofico e nefasto che lui ha creato come primo ministro, chi è questo signore per decidere di affiancare la Francia nella guerra in Mali, in Africa? Può, democraticamente parlando, fare questo?

Inoltre, è stato Hollande, il presidente francese, che ha chiesto a Mario Monti sostegno per il Mali oppure si è proposto lui come alleato?

Ma insomma, in questo paese, il popolo conta qualcosa, oppure è solo lì per sgobbare e pagare per i giochetti costosi, infantili e pericolosi che svolgono no stop i suoi padroni?

 

 

Confessione di un’anima depredata (storie vere)

È nell’estate, disse Lorenza, nell’estate e nei suoi colori che è più vivo in me il ricordo della mia casa natale dove ho lasciato 38anni di gioie, di dolori, di morti, di nascite. La mia casa, tuffata nel verde e attorniata da alberi e fiori, quasi tutti piantati e seminati con un perché, come la camelia rosa che avevamo regalato a mia nonna Pasqualina per i suoi 80anni, come l’azalea bianca che Guido aveva acquistato per la nascita di mia figlia Sarah, come gli alberi di Natale che ritrovavano vita nel nostro giardino, era unica nel vicinato.

Là, in via Garibaldi, a Pralungo, là in ogni piccolo sasso c’è un segno della storia della mia casa, della mia famiglia, storia che più che coinvolta, mi ha stravolta, annientata, a volte paralizzando i pensieri, le idee e il sorriso verso la vita. In questi momenti tristi e disperati, solo lacrime silenziose solcano il mio volto. Quante cose, quanti dispiaceri, quanti ricordi portano la mia mente in quel luogo!

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Io, credente, ateo o fisicalista?

Intanto c’è da chiedersi, e prescindiamo dal credente e dall’ateo, che cos’è il fisicalismo e cosa vuol dire essere un fiscalista. Vuol dire tante cose. Nel mio caso almeno quattro.

Il primo caso, quello che mi ha rivoluzionato l’esistenza, lo devo allo zio, lo zio Carlo. Avevo sei anni. Era una sera d’inverno. Fuori faceva freddo, si sentivano raffiche di vento e pioggia mista a grandine sul tetto. Io e lo zio Carlo eravamo seduti al caldo e in silenzio vicino al focolare. Ad un certo punto, lo zio, a bruciapelo, mi assalì dicendo:

“Lo sai, eh, lo sai che tu sei più ricco di me?”

“Non è vero, zio,” ho risposto pronto, come se me la fossi aspettata da sempre questa domanda, “sei tu il più ricco.” Ed era vero.

“Non intendo ricchezza materiale, soldi case terreni animali”, ha risposto lui tetro, energico e quasi con disgusto, “intendo ricchezza in età, in giovinezza, vita. Tu sei un ragazzino, io quasi un vecchio; tu hai molti anni davanti a te, io pochi, capisci?”

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Ai lettori di questo sito

Carissimi amici all’estero, vi chiedo scusa per il post di ieri, domenica 13 gennaio 2013, dal titolo “Io, ateo o fisicalista?” Non doveva arrivare sul vostro sito. È stato uno sbaglio. Cos’è successo? Roberta, che da poco mi dà una mano quando può, mentre ero uscito per fare delle commissioni, invece di mettere il suddetto post unicamente sui siti ad esso destinati, cioè quelli di religione e filosofia, l’ha piazzato sistematicamente su tutti i siti incluso ovviamente il vostro. Mi spiace. Potete rimuoverlo, cancellarlo. Non succederà più. Ancora scusa.

Il caso – parte prima de “Un bambino del sud Italia”

Sono nato nel 1942 in Calabria in un paese di montagna. Era febbraio, un mercoledì nel tardo pomeriggio. Lontano, sul mare, raccontava poi la mamma, mentre venivo al mondo si sentivano le cannonate lanciate da una nave da guerra contro degli aeroplani che cercavano di affondarla.

Quando avevo due anni, uno squilibrato che abitava vicino a noi, senza una ragione apparente, uccise mio padre (mia madre si sposò due volte, io sono nato dal suo secondo marito) con un colpo di ascia in testa mentre lavorava nel campo.

Era l’autunno del ’46, la guerra era appena finita, ma il suo macabro odore era ancora appiccicato nell’aria, quando la mamma divise in tre parti una mela, l’ultima, sfuggita ai predoni e rimasta sull’albero, e ce la diede (eravamo quattro figli, due femmine e due maschi; mio fratello, di vent’anni più vecchio di me, era prigioniero in Russia). Lei non ne mangiò. Per quasi tre giorni quella mela è stata il nostro unico cibo.

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200.000 euro al giorno alla ex signora Berlusconi, Veronica Lario

Che dire? Solo questo: sono un insulto a tutte le donne bisognose italiane, un insulto a tutti i lavoratori italiani, un insulto a tutti gli esseri umani del mondo, un insulto e un’ingiustizia a tutti gli animali del pianeta, del sistema solare, della Via Lattea, un insulto che una sola donna, in un paese devastato dalla disoccupazione e dalla povertà, non guadagni, ma riceva 200.000 mila euro al giorno, cioè più di 400 milioni di vecchie lire!

Il Paese delle meraviglie sta diventando sempre più una vera e propria meraviglia. Noi comunque ci chiediamo, ci chiediamo com’è possibile assistere a questo sfacelo sociale, morale, etico, umano, politico, senza fiatare parola e sempre più impassibili?

Un bambino del sud Italia

Voglio raccontarvi una storia, amici, amici che vivete in terre lontane, voglio raccontarvi la storia d’un bambino del sud Italia. Ve la racconterò gradualmente nei prossimi giorni e lo farò in sette post. Ad ogni post darò un titolo. Il primo lo chiameremo “il caso”. Perché “il caso”? Perché il protagonista del racconto è unico fra milioni e milioni di altri bambini e di altri racconti, proprio come siamo unici io e voi, e poi perché la sua esistenza nel mondo appartiene al caso.

Di più. Questo racconto, amici che vivete in terre lontane, e per varie ragioni, potrebbe incuriosirvi. È un racconto che nasce dall’esperienza, l’esperienza che si fa, ognuno a modo suo, quando si lascia la propria zolla di terra, il proprio nido, le proprie radici e qualunque siano le ragioni. Perciò, nel caso che il racconto vi stimoli e ne sentite la voglia, scrivetemi, fatemelo sapere. Ci confronteremo, racconteremo, impareremo cose l’un dall’altro. Grazie, un forte abbraccio a tutti e a presto.

Viva la religione!

Una coppia di coniugi tedeschi si è presentata in una clinica per la fertilità  dato che, dopo otto anni di matrimonio, non avevano ancora avuto figli, e non riuscivano a capire perché. Gli esami però non hanno evidenziato alcun problema fisico in nessuno dei due coniugi. Grande è stato lo stupore del medico quando alla domanda “Quanto spesso fate sesso?”, la coppia (36 anni lui, 30 lei) lo ha guardato interrogativa e gli ha chiesto: “cosa intende esattamente?”.

È  emerso che la coppia è cresciuta in un ambiente ultra-religioso, e nessuno aveva mai spiegato loro come nascono i bambini. I medici sottolineano: “Non stiamo parlando di persone mentalmente ritardate, ma di persone che  dopo anni di matrimonio non erano consapevoli dei requisiti fisici per procreare“.

La coppia  è stata messa in cura presso un terapista sessuale. Inoltre la clinica ha avviato una ricerca per scoprire se vi siano altre coppie nelle stesse condizioni.   Social-news.net1news.org

Io ritengo che la religione sia responsabile di questo crimine di totale ignoranza delle funzioni organiche sessuali inculcato alla suddetta coppia; io ritengo che questo tipo di religione vada condannata; io ritengo che in una società illuminata questa ignominia mentale dovrebbe finire.

P.S. Ringrazio Sarah Di Castro per avermi inviato questa e-mail su facebook.

 

Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

Che film! Peter Jackson, il regista di questo colossale fantastico, questa volta (dico questa volta, perché nel Signore degli Anelli ci aveva risparmiato tante mostruosità, e poi lì c’era la poesia, l’umanità, diciamo un’arte cinematografica sempre al limite dell’inaccettabile, questo sì, ma comunque tollerabile), questa volta invece non ci ha risparmiato nulla della sua fertile immaginazione, costringendoci, tutti noi spettatori (io per primo), ad un pasto cinematografico zeppo di immagini incredibili e grottesche. Più volte ho tentato di alzarmi e andarmene, ma poi non l’ho fatto. Ero seduto nel mezzo d’una fila, avrei dovuto disturbare gli altri, e poi ero andato a vedere questo film perché me l’aveva chiesto Sarah, queste ragioni e altre razionalizzazioni mi hanno trattenuto dall’andarmene e così l’ho visto tutto!

Siamo ritornati ai Titani di Esiodo della mitologia greca, al Polifemo dell’Odissea di Omero. Insomma a creature montagnose che si prendano a colpi di montagna! Queste assurdità si potevano digerire agli albori della nostra storia, ma oggi, oggi nel 2013, è tutt’altra cosa! Ma lo è poi? Evidentemente no! È vero, c’era poca gente in sala ieri pomeriggio, era il primo dell’anno. Comunque, voglio risparmiarvi qui tutt’una sfilza di assurdità e la trama del film. Andate a vedere questo film per rendervene conto. Dico solo questo, se l’uomo ha bisogno di questo cibo infernale, irreale, spazzatura per nutrire la sua mente, allora non c’è speranza per quest’essere.

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Sogno del primo dell’anno

E perché no, poi? Sognare, per esempio, alla Dumas, “uno per tutti e tutti per uno”. Carino questo sogno, vero? Ah, se almeno si realizzasse, diventasse un motto nella realtà, un motto di vita e del vivere insieme! Lo diventarà? Nei sogni sì, la realtà è tutt’altra.

La realtà è che in questo medesimo istante milgliaia di bambini, adulti e vecchi muoiono di fame: nostri fratelli, nostri simili, nostri compagni di sorte;

la realtà è che in questo medesimo istante la desertificazione avanza in ogni angolo della terra: sempre meno boschi, sempre meno vita, sempre più cemento, sempre più devastazioni;

la realtà è che in questo medesimo istante il mare diviene più inquinato, più brutto, più squallido: sempre meno pesci, sempre più spoglio di vita, sempre più sinistro, sempre più cimiteriale;

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A tutti

A quelli soli e a quelli in compagnia, a quelli felici e a quelli infelici, a tutti, un caloroso abbraccio e una stretta di mano, nessuno escluso, a tutti, in nome d’un altruismo e di un’amanità sentita, a tutti auguro un prospero, sano e felicissimo Anno Nuovo!

Sogno dell’ultimo dell’anno: Italiani, impiccatevi!

Al massimo gli altri popoli rimpiangeranno la pizza, gli spaghetti, l’espresso, ma ormai questi alimenti hanno imparato a farli anche loro e forse meglio di voi, quindi non rimpiangeranno proprio niente. E comunque, in cambio, ci guadagneranno molto in igiene mentale. Non rimane più nulla, proprio nulla, solo l’eroico gesto: farla finita una volta per tutte.

È a questo punto, a questo punto memorabile e fatale, che io m’indirizzo a voi, a voi carne da macello; a voi, carne da sfruttamento; a voi, carne da soma; a voi, poveri stolti e pecoroni; e m’indirizzo anche a voi altri, voi imbroglioni, voi truffatori, voi facce della lussuria e dello schifo, voi sporchi individui, voi vigliacchi e traditori, figli del male, m’indirizzo a voi tutti con queste parole:

“Siate, almeno per una volta nella vita e nella storia, siate coraggiosi, non abbiate pietà né di voi stessi, né di ciò che rappresentate, non la meritate: impiccatevi!”

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Nel cielo dei cristiani brillano le tenebre

Il cielo è un luogo reale, esistente, innocente, ovvero, se si vuole, è un luogo di stelle, di pianeti, di meteoriti, di galassie, di buchi neri, di quasar, di spazi infiniti pieni e vuoti; il cielo è un luogo di atomi, di neutrini, di bosoni, di particelle infinitesimali, di oggetti micro e macro che sfrecciano a destra e a manca a velocità sbalorditive; il cielo è un luogo di scontri frontali tra piccoli e grandi fenomeni; è il luogo di numerosi mondi, luogo di astri accesi, di fornaci, di lampadari celesti, di palle di fuoco incandescenti e spente; il cielo è il luogo della materia, materia che si vede e materia invisibile.

Il cielo è anche la dimora della forma, della specie, della vita, della scienza, dei filosofi. Di più. È un nobile rifugio per i romantici, i poeti, gli artisti; sito di stupori e meraviglie a non finire; sito di sogni, di chimere, di utopie, di fughe, fughe dalla terra e dalla realtà. Il cielo è la patria di tutti quelli che amano la libertà di pensiero, la libertà di immaginare, di sognare, di costruire castelli in aria. Il cielo è la sorgente e la fonte dell’immaginazione, del fantastico e dell’apertura mentale.

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La “crociata” di don Piero Corsi contro le donne

Non è stata la prima e non sarà neppure l’ultima. Infatti, la forza della Chiesa e la sua stessa esistenza, dipendono in gran parte dalle “crociate”, sviscerate o nascoste, che l’istituzione Cristocatto porta avanti contro le donne da quando è diventata istituzione Cristocatto. *

Qui ci sono alcuni informazioni prese dal sito: Le Donne erano considerate Creature Inferiori:

Nel corso di tutta la storia della Chiesa, le donne sono state considerate esseri inferiori per natura e per legge.

Alcuni Padri della Chiesa collegarono lo status di presunta inferiorità delle donne ai testi scritturali: Solo l’uomo, scrissero, è stato creato ad immagine di Dio.

“Le donne devono coprirsi la testa perchè non sono ad immagine di Dio… Come qualcuno può sostenere che la donna sia ad immagine di Dio quando si può dimostrare che essa è soggetta al dominio dell’uomo e non ha alcun genere di autorità ? Poichè essa non può insegnare, nè essere testimone in tribunale, nè esercitare la cittadinanza,nè essere giudice, certamente essa non può esercitare alcuna autorità .” Ambrosiaster, Sulla prima lettera ai corinzi 14,34.

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Se questo è un popolo

Detto più concretamente, quando un popolo ha:

1    i politicanti più incapaci e disastrosi al mondo

2    la religione più falsa e imbrogliona al mondo

3    la mafia più decisa e agguerrita al mondo

4     il fascismo più radicato e feroce al mondo

5    gli industriali più ladri e retrogradi al mondo

6    il paese più indebitato e cafone al mondo

7    la cultura più nefasta e limitata al mondo

8    l’anima più confusa e ignorante al mondo;

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Papa Ratzinger è un essere umano o un mostro?

Vediamo. Intanto basterebbe partire da questa sua affermazione “Beati gli operatori di pace” per capire 1) che lui non è affatto un operatore di pace; 2) che utilizza le parole senza rendersi conto del senso, del contenuto, di quello che vogliono dire e dove vanno a parare, perché, come può uno parlare di “operatori di pace” quando benedice la promotrice ugandese per la pena di morte nei confronti degli omosessuali? Basterebbe questo per far capire che abbiamo a che fare con un irrazionale all’ennesima potenza, un deficiente mentale che siede sul trono di san Pietro. E 3), nel caso fosse cosciente del senso che hanno le sue parole, allora il suo predicare e la sua credenza sarebbero ancora più mostruose.

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Cerco un translator gratis

Non posso permetttermi di pagarlo/a, tutto qui. Se c’è qualcuno che ha la vocazione di lavorare gratuitamente, come me, perché anch’io lavoro senza essere pagato, allora sia il benvenuto/la benvenuta. E in ogni modo a volte bisogna sapersi sacrificare per delle giuste cause, sempre ammettendo che traducendo il mio lavoro dall’italiano all’inglese sia una causa giusta, socialmente necessaria.

Si può tradurre anche per hobby, per piacere, per la voglia di cementarsi in un mestiere interessante. Io non ho più il tempo di farlo, gli impegni sono tanti e non mi permettono più di autotradurmi in inglese.

Sono benvenute anche altre lingue oltre che l’inglese, ad esempio, il francese, il tedesco, lo spagnolo, ecc. Chiunque desidera tradurre il mio lavoro nella sua lingua madre, please lo faccia, basta solo che metta il mio nome e che scriva che è stato tradotto dall’italiano.

C’è anche posto in questa avventura per un would be translator alle prime armi. Potrebbe tradurre un articolo in inglese e poi inviarmelo così potrei dargli un’occhiata prima di metterlo sul blog col suo nome. In ogni modo, prima di arrivare a questo punto, bisogna trovare il traduttore, e poi sicuramente ci metteremmo d’accordo su come procedere.

Allora, chi è il primo, la prima che si propone di lavorare gratis? Grazie in anticipo per il coraggioso, la coraggiosa! Ecco la mia e-mail: email@francis-sgambelluri.com

Gli italiani non sono sciocchi, dice Mario Monti

Gli italiani, infatti, non sono solo sciocchi, my dear mister Monti, sono anche cretini e acefali se la considerano un senatur e le danno la pensione di senatur; in questo paese, infatti, è diventato ormai troppo facile per la gente come lei diventare in fretta e furia ricca e famosa alle spalle degli sciocchi; in questo paese, infatti, mister premier Monti, succedono cose, cose non degne di esseri umani, ma di bestie!

Erri De Luca e la mente religiosa

Finalmente allo scoperto, finalmente, sabato sera, Rai2, dopo la fine del telegiornale delle 20. 30, Erri De Luca si è deciso di parlare apertamente, ha sviscerato la sua credenza nella santa vergine Maria di fronte a milioni di telespettatori. Bravo Erri!

Una sorpresa? Affatto. Come potrebbe non credere uno che traduce la santa santissima Bibbia con devozione, interesse e per di più ai nostri giorni? Questa è vocazione!. E comunque io non ho mai avuto dubbi sulla sua credenza; e comunque se a lui va bene così va bene così.

Ma che cos’è una mente religiosa? Una mente religiosa è una mente che ama la morte, amoreggia con la morte, vive la morte, scopa con la morte, passeggia con la morte, respira con la morte e si nutre di cose mortali, come, ad esempio, il paradiso, l’inferno, il purgatorio, il santo santissimo cielo popolatissimo di cadaveri; una mente religiosa guarda all’indietro, ama i cimiteri, le croci, i sarcofaghi, i profumi che emanano i corpi senza vita; una mente religiosa come quella di Erri De Luca non può che trasmettere queste cose, cioè la morte.

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L’uomo, il più grande killer della terra

Non ci credi, lettore? Forse non ti piace neppure saperlo, vero? Ma non ci credi e non ti piace per partito preso oppure perché pensi che non sia così, perché tu puoi dimostrare una tesi diversa? Magari pensi che io sia un misantropo, uno di quelli che odia l’umanità? Affatto. Invero la cosa non garba neanche a me, solo che qui non si tratta di odio, non si tratta di piaccia o non piaccia, ahimè, qui si tratta di realtà.

Ascolta, per far luce su questa faccenda, cioè che l’uomo è il più grande killer della terra, dobbiamo metterci al lavoro, indagare sui fatti, cercare i fatti. A me piacciono i fatti, fatti storici, evoluzionistici, biologici, culturali, e mi piacciono come piacevano anche a quel personaggio di Dickens nel romanzo “Tempi difficili”, Thomas Gradgrind, un uomo costruito di fatti e calcoli che l’autore cinicamente scagliava contro l’utilitarismo di John Stuart Mill. Ma se a Dickens non piacevano gli utilitaristi, questo non vuol dire che non devono piacere neppure a me. Tutt’altro. A me gli utilitaristi piacciono, perché mi piacciono i fatti, perché è da questi che poi traggo le mie idee.

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Il presidente Cisibibi si ripresenta alle elezioni *

 “Signor presidente, so che lei è sempre superoberato di impegni. Le farò solo qualche domanda. Sappia che sono un portavoce del Popolo e che cercherò di porle quel tipo di domande che il Popolo avrebbe voluto porle, se gli fosse stata offerta questa possibilità. Detto questo, possiamo iniziare”.

“Inizi, allora”.

“Se un poveretto le chiedesse l’elemosina per strada, gliela farebbe?”

“Altroché!”.

“E qual è, secondo lei, la differenza tra una persona che chiede l’elemosina e un lavoratore?”

“Tanta, direi”.

“Non sempre. Può darsi che la persona a cui lei ha fatto l’elemosina fosse un ex-lavoratore. Uno di quelli che si trova economicamente all’ultimo gradino della scala sociale”.

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Benedetto XVI debutta su Twitter

Grande!

Papa Ratzigner su Internet!

Una giornata da ricordare!

Detto in nuce, questo evento è un altro insulto, prima all’Italia, poi all’Europa e poi al mondo intero, e questo indipendentemente del fatto che tutti hanno il diritto alla libertà di parola, quindi, anche il papa.

È incredibile che oggi, oggi nel 2012, un tale catastrofico relitto storico e umano, che comunque rappresenta, secondo Friedrich Nietzsche, la morte di Dio, di consequenza anche la morte di Cristo, della Madonna, della superstizione religiosa, la morte di tutti i santi e della Chiesa stessa;

ancora oggi, dunque, quest’uomo, il papa, che è responsabile di aver mandato sottoterra miliardi di credenti con l’illusione di trovare, lì nel fango e nella melma, il paradiso e un’altra vita, una vita eterna;

questo santone, un mero contenitore di deliri e di bugie, lui medesimo ideologicamente morto e stramorto, con il suo falso carisma, potere, il suo falso credo e coi soldi scroccati ai fedeli, riesce ancora a suscitare tanto clamore e scalpore!?

Insomma, la domanda è, quando parliamo dell’umanità, stiamo parlando d’una massa di pecore e di impostori o stiamo parlando di esseri umani intelligenti e razionali?

Niente, une foi de plus, so much ado about nothing.

 

 

Gli operai dell’ILVA, quindi la morte, il danno e la beffa

Mentre i nostri signori politici fanno i conti sulle percentuali di voto nelle ultime primarie del pd; mentre Monti si preoccupa che il futuro governo non abbia rispetto in Europa; mentre Napolitano esorta a non fare passi indietro; mentre papa Ratzinger gioisce per non dover pagare l’imu; mentre tutto questo va in onda con esultanza, 5mila operai di Taranto, più altri 15mila sparsi per l’Italia, hanno perso il loro posto di lavoro, hanno perso il loro equilibrio economico, familiare, esistenziale.

Di più. Mentre i nostri abilissimi e amatissimi signori politici calcolano i pro e i contro delle loro sorti politiche, gli operai ammalati dell’ILVA, a causa delle sostanze tossiche emesse dalla lavorazione del ferro, muoiono; mentre i nostri super pagati signori politici si spartiscono i ruoli e le cariche, il popolo annega nella fame e nella disperazione; mentre i nostri grandi signori politici fanno a gara per chi distrugge l’italianità per primo, il nostro popolo, quello senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, va alla rovina.

Se questo è un paese!

 

Chi sono le vere prostitute?

Intanto c’è da dire che ci sono tanti tipi di prostituzione, forse tanti quanti sono gli uomini e le donne sulla terra. La prostituzione è un fenomeno umano: gli animali non si prostituiscono, gli esseri umani sì. Lungo tutto il nostro percorso storico, non abbiamo fatto altro che costruirci una cultura della prostituzione. È la base portante che mantiene l’equilibrio sociale.

Ci si prostituisce in ogni campo e in un milione di modi: in famiglia, sul lavoro, a scuola, sui mercati, nelle fabbriche, in vacanza, sulla strada, in politica, nei sistemi religiosi, nei sistemi aziendali, nell’esercito, in ogni genere di business, in ogni cellula sociale c’è prostituzione. Il detto che meglio descrive il concetto di prostituzione è: forti coi deboli; deboli coi forti. Questo dover sottomettersi in un modo o in un altro al più forte, al più furbo, al più spietato, è il cuore della prostituzione e della civilizzazione.

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I semi che germogliano

La lettura dei grandi libri come esercizio di espansione del cervello, di apprendimento, di spiritualità e, soprattutto, di apprezzamento culturale e di ricchezza vitale, è indispensabile. Scrive Ursula Le Guin ne “Il linguaggio della notte”:

“Leggiamo i libri per scoprire chi siamo. Che cosa fanno, pensano e sentono altre persone, reali o immaginarie, o che cosa hanno fatto, pensato e sentito, o che cosa potrebbero fare, pensare e sentire, è una guida fondamentale per poter comprendere che cosa siamo e potremmo diventare noi stessi. Una persona che non abbia mai conosciuto un altro essere umano non potrebbe essere capace di introspezione più di un terrier o di un cavallo; può darsi, ma è improbabile che riesca a mantenersi vivo, ma non potrà sapere niente di se stesso, per quanto a lungo abbia vissuto con se stesso. E la persona che non avesse mai sentito raccontare e letto un racconto, un mito, una parabola, o una storia, rimarrebbe ignara delle altezze e degli abissi dei suoi stessi sentimenti e del suo spirito, non saprebbe davvero pienamente che cosa sia essere uomo. Perché il racconto, da Gilgamesh a Guerra e pace, è uno degli strumenti fondamentali, inventati dalla mente dell’uomo, per conquistare il giudizio. Ci sono state grandi culture che non usavano la ruota, ma non ci sono state culture che non narrassero storie.”

Se le cose stanno così, allora è importantissimo leggere, riflettere, dialogare, perché questo vuol dire vivere da umani e non da bestie. Leggere non dovrebbe essere una fuga dal reale, ma un’attività di formazione e di trasformazione di noi stessi oltre che di emancipazione; leggere, forse, è il cibo più nutriente e più salutare d’un cervello sociale degno di questo nome.

 

La morte della politica (5)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4!

La politica è fondamentalmente un’organizzazione di truffatori internazionali. Non si esprime dappettutto e in ogni paese allo stesso modo. È relativa, varia da paese a paese. In alcuni paesi è soft, in altri è dura e in altri ancora è devastante.

Il mestiere del politico è un mestiere criminale. Costui custodisce un bene che non gli appartiene, un bene non suo, un bene che non ha la minima idea del lavoro che ci vuole per produrlo, un bene che, in realtà, non custodisce affato, ma se ne appropria, se lo tiene per sé. Il politico è fondamentalmente un impostore, uno che imbroglia, uno che gioca sporco con il sudore e la vita altrui; il politico è un essere abominevole, mefistofelico, un essere che non ne ha mai abbastanza di nulla. E quando il mondo va a pezzi, grazie a lui e solo a lui, sostiene sempre che il mondo sta andando bene, che i problemi si risolveranno anche quando tutti stanno morendo di fame eccetto lui.

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La morte della politica (4)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4!

La politica, mio caro lettore, non è scienza, ma è un insulto alla scienza; la politica vuole una scienza di tornaconto, una scienza che fa impoverire sempre più quelli che già sfrutta e abbruttisce, quelli senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce; la politica è l’altro lato della religione: insieme sfruttano l’anima al mondo e sono il flagello di tutto ciò che si muove, geme e respira sulla faccia della terra.

La politica mente e sa di mentire. Dice sempre quello che non dovrebbe dire, ma lo dice unicamente per raccogliere consensi, voti e potere. La politica è belle parole, però parole false e truffatrici. La sua storia è una montagna di bugie e di atrocità, una montagna di misfatti e iniquità, un mare di sangue in cui ogni bambino che nasce, se non sa fare il suo sporco gioco, annega.

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La morte della politica (3)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4!

 

Ieri mattina diceva riguardo alla politica che è …

Che è cosa?

Questo è lei che dovrebbe dirlo.

Ci tieni proprio a saperlo?

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La morte della politica (2)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4!

 

Ti è piaciuto, amico lettore, quello che ha detto Nietzsche (sul post di ieri) sullo Stato?

Interessante.

Bene.

Ieri mattina ha scritto che avrebbe spiegato cosa dovrebbe essere la politica, ricorda?

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La morte della politica (1)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4!

Cerchiamo di capire meglio. Intanto, che cos’è, non a livello superficiale, volgare, banale, popolare, ma ad un livello profondo, vero, storico, reale, che cos’è la politica?

Giusto, sentiamo, sentiamo che cos’è, secondo lei, dici tu lettore, la politica?

Non è quella che spesso si pensa, mio caro amico. Sicuramente non è il meglio espresso degli esseri umani. E non parliamo di benevolenza verso i propri simili.

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Elogio della materia

Alla fin fine è tutto materia, alla fin fine tutto si gioca tra cervelli illuminati e cervelli rozzi; alla fin fine è tutto relativo, un sali e scendi fra questi due estremi: cervelli illuminati e cervelli rozzi. Il resto esiste, ma è come se non esistesse. Ossia, è lì solo come palcoscenico, come paesaggio, come un teatro dove avvengano infinite vicende, fatti, apparizioni, eventi, tutti svolti nella più accecante luce che comunque nessuno vede.

La conoscenza va conquistata. “He who the most knows, the most lives,” Colui che più sa, più vive, dice William Blake e dice giusto. È tutto qui. Altro non c’è. È un gioco mentale a spazi chiusi, una palla che balza dalle oscurità più spesse per raggiungere lo splendore più luminoso e subito dopo si inabissa di nuovo negli abissi, lì dove regnano le tenebre.

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I politici a casa! Politicians at home! Les politiques à la maison!

Sono i lavoratori che devono gestire il loro sudore

Solo i lavoratori possono gestire il loro sudore

Nessun altro può farlo per loro

Unicamente loro conoscono il prezzo del pane che mangiano.

Agenti, poliziotti!

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L’invenzione più nefasta al mondo

Quando il genere umano scoprirà che la sua più grande catastrofe è stata l’invenzione di Dio; quando scoprirà che i suoi porta parola, i preti, sono i suoi peggior nemici; quando scoprirà che il suo mancato progresso nella scienza e nell’amore è dovuto a “loro”, ai preti; quando scoprirà questo, se lo scoprirà, allora si sarà lasciato alle spalle il peggio della sua storia ed inizierà una nuova vita e nuova storia.