Ma perché, poi, te lo sei mai chiesto lettore, perché poi i signori al potere, e questo da quando il mondo è mondo, vogliono sempre che gli artisti si esprimano in chiave fiction, in chiave fantastica, immaginaria, che non ha nulla a che vedere con la “vera realtà”, quella della politica, perché?
Te la sei mai fatta questa domanda, lettore? No? Bene, te lo dico io, in nuce, il perché. Perché solo questo, il mondo del fantastico, il mondo della fiction, il mondo dove si può tutto dire e tutto inventare, solo questo mondo nasconde alla perfezione la “vera realtà”, la realtà delle cose che ci percuote il viso come una frusta giorno dopo giorno e noi, noi che facciamo parte del popolo, non la vediamo e non la sentiamo neppure!
Grande, vero?
E perché poi fanno questo i signori al potere? Perché la realtà che essi rappresentano è l’ingiustizia sociale, è l’imbroglio sociale. In altre parole, è l’avarizia, la discriminazione, l’immoralità, l’iniquità, la bestialità, il dispotismo, l’egoismo, lo sfruttamento, lo schiavismo, è questa la realtà, la “vera realtà”, che i signori al potere rappresentano in tutto e per tutto, non desiderano, assolutamente non desiderano che venga alla conoscenza di tutti, soprattutto non alla conoscenza del popolo, del popolo lavoratore, quello che gli mantiene tutto quello che hanno a sbafo. Questo, il popolino, deve sguazzare nell’oscurantismo mentale e nello schiavismo fisico vita natural durante!
La realtà, allora, la vera realtà, non dev’essere svelata, portata alla conoscenza di tutti e, per evitare questo, bisogna mistificarla, nasconderla con ogni trucco della mente, e per far ciò bisogna inventarsi qualcosa, qualunque cosa.
Ecco, allora, l’invenzione artistica, ecco arrivare l’arte, quella che tutto capovolge, tutto fa e disfa, addirittura trasforma gli assassini in raffinati gentiluomini e gli innocenti in vili e beceri criminali.
La fiction è lì, dunque, proprio per questo, per nascondere, esorcizzare, seppellire sotto una valanga di illusioni, di speranze, di inganni, di frodi, di immagini soprannaturali e, per farlo, i signori al potere, i raffinati gentiluomini, dato che loro non sono all’altezza, il loro vero mestiere invero è rubare e tagliare teste, perciò si rivolgono a quelli che hanno fantasia e immaginazione: gli artisti.
Questi, gli artisti, chi per un pezzo di pane, chi per ignoranza, chi per vanità, chi per ambizioni, chi per viltà, sublimizzano l’orrore e la cacofonia sociale nelle loro opere fantastiche, opere fiction, opere che trasfigurano la realtà e parlano di tutto eccetto che dell’inferno in cui viviamo (sempre, ovvio, con delle eccezioni).
Tanto per capirci, ne “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, i cattivi in realtà sono i buoni e i buoni i cattivi. Meglio: Aragorn e Gandalf, i buoni; e Saruman e Gollum, i cattivi, questi personaggi, se li portassimo nella nostra realtà sociale, diventerebbero proprio l’opposto di quello che sono nel racconto di Tolkien. Detto più chiaramente, Gandalf potrebbe essere Pio XII, il papa nazi-fascista, e Aragorn Hitler; mentre Saruman De Gaulle e Gollum Churchill.
La fiction, i signori, gli artisti, che meraviglia!