Fra le specie animali, il maschio si accoppia con la femmina e poi sparisce, con qualche eccezione in negativo e in positivo. Per esempio, quando un maschio leone uccide i piccoli della femmina per accoppiarsi con essa; oppure quando un’aquila maschio aiuta un’aquila femmina ad allevare gli aquilotti. La femmina genera i suoi piccoli dopo l’accoppiamento, li porta nel suo seno, li nutre, li protegge a costo della propria vita e fa questo in modo naturale, per istinto, per un quid innato.
Il maschio, nella specie umana, trasforma il suo desiderio sessuale in protezione per i figli; la donna trasforma il suo attaccamento in amore. L’amore dell’uomo è una costruzione, quello della donna viene dal suo essere, dal suo cuore, dal suo cervello: è un amore innato. Un uomo può innamorarsi di molte donne, volere possederne tante e nonostante ciò sentirsi solo e vuoto. La donna, dato la sua natura innata e creativa, il suo istinto protettivo e il quid in lei che si trasforma in amore per i figli, potrebbero renderla soddisfatta con un solo uomo/compagno e sentirsi ugualmente contenta, gioiosa e realizzata.
La donna vuole bene, ama, prova affetto per inclinazione naturale, innata; l’uomo desidera per inclinazione biologica il sesso opposto, ma non l’ama. Confonde il prurito, la cupidigia, la voglia, la bestialità con l’amore. Questo, l’amore, è una creazione della donna: è lei la dea di questo sentimento, di questa stupenda passione, un fenomeno questo che allontana le tenebre e illumina la vita.
Oggi l’uomo ha imparato ad amare, a prendersi cura dei figli, della moglie, ecc., ma tutto questo grazie e grazie alla donna: è stata lei la sua maestra! Senza di lei, sarebbe rimasto molto probabilmente un animale come tanti altri. È l’AMORE che ha costruito l’umanità, ed è solo all’inizio!
È vero, la signora Simone de Beauvoir ce l’ha detto nel suo libro ‘Il secondo sesso’: “Non si nasce donna, donna si diventa”. Giusto, donna, uomo si diventa e non si nasce, ma direi anche e con convinzione che l’amore è un prodotto tutto al femminile. I maschi animali l’hanno imparato dalle loro femmine; i maschi umani dalle loro donne, ma il contenuto di questo nobile e sublime sentimento, è fascino e dolcezza al femminile. In altre parole, una rosa rossa piena di boccioli e di profumo firmata DONNA.
Oggi è la sua festa, la festa della donna, e io auguro a tutte le donne del mondo tanta gioia e felicità!
* A proposito, ci tengo a mettere in chiaro che io non sono né un maschilista né un femminista, ho però una piacevole inclinazione nel mettere ordine in certe storture mentali, e a volte ci riesco!
Nella foto i miei nipotini, Vilma e Vincent.