La fenomenologia dell’amore è complessa, intricata, piena di cause, effetti e ragioni nascoste. È una ragnatela, una trappola mortale se non si è preparati a questo delizioso paradiso o inferno a due. Quando un uomo e una donna s’innamorano, si sa, è tutto facile. Ma le cose non restano sempre così. Le insidie nascoste appariranno presto. È inevitabile. Ad esempio, quando uno dei due si disinnamora, ci sono un’infinità di motivi per questa caduta. C’è la società coi suoi “devi”, la cultura con la sua “grammatica”; la famiglia con le sue “esigenze”, ci sono i “costumi”, l’ambizione e suoi “scopi”; il modo in cui viene arredata e tenuta la casa; ci sono i protagonisti “lui-lei” e le loro eccentricità, idiosincrasie, c’è il lavoro che svolgono, il tempo che hanno a disposizione; le corvè casalinghe, ci sono il carattere, la passione; c’è il sesso; lui lo vuole crudo, lei cotto; c’è la routine, la sensibilità, l’educazione, le affinità elettive e abortive; c’è l’infedeltà, gli appetiti; ci sono i limiti biologici, la noia, la ripetizione, i limiti umani, l’estraneità, l’incomunicabilità;