Cenno introduttivo
In altre parole, il Popolo con la P maiuscola (spiegherò il perché della P maiuscola nel prossimo post) è il concime del capitalismo con la p minuscola. Paradossale, ma è così. Il capitalismo ha un’infinità di aspetti, ma in realtà è sempre lo stesso: un mostro mai sazio di averi, poteri e licenziosità. I faraoni egiziani, e lasciamo perdere i tiranni che vissero prima di loro, erano dei capitalisti, così i re greci, gli imperatori romani, i papi, i principi e i signori medioevali e rinascimentali, così i rivoluzionari inglesi, francesi, russi, cinesi, cubani, fino ai tiranni democratici di oggigiorno vestiti con camicia e cravatta e seguiti da schiere di paparazzi, tutti boss, i veri boss del Pianeta, tutti boss legalizzati che, sotto infiniti travestimenti storici e culturali, nascondono nei loro cuori e nella loro retorica l’artiglio del capitalista, un artiglio grondante di sangue che domina e detta leggi.
Qual è la differenza tra Popolo e capitalismo, dunque? È semplice la risposta: il primo deve fare tutto l’immaginabile e l’inimmaginabile per permettere al secondo di soddisfare tutte le sue ambizioni, fantasie e dissolutezze; il primo esiste per la realizzazione del secondo; il primo esiste per mantenere gli infiniti vizi del secondo; il primo lavora, il secondo ozia; il primo fa la guerra, il secondo la programma e poi da lontano si gode lo spettacolo; il primo coltiva e costruisce il mondo, il secondo si appropria dei vantaggi; il primo è materia bruta, il secondo materia raffinata; il primo ingenuo e stolto, il secondo astuto e spietato; il primo vive una vita di tribolazione, il secondo vive una vita all’insegna dei piaceri; il primo è la vittima, il secondo il carnefice. Insomma, tutte le invenzioni, dal primo faraone fino al presidente americano, Barack Obama, che si sono fatte (umanesimo, liberté, égalité, fraternité, repubblicanesimo, comunismo, socialismo, altruismo, democrazia, liberalismo, ecc.), confermano ciò che abbiamo detto sopra: il Popolo è il concime del capitalismo. Tutto il resto è uno stomachevole e indegno bla bla.
Domanda: Ma è proprio così, fra questi due fenomeni sociali, che dovrebbero stare le cose? È così che il capitalismo dovrebbe trattare Colui senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, incluso esso stesso?
È quello che vedremo nei prossimi articoli.
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Nel prossimo post, Senza il Popolo lavoratore, nulla nasce, cresce o fiorisce