Chi è il più grande criminale sulla Terra?
È ora di scoprirlo. Perciò, con questo post non scherziamo. Neppure con gli altri l’abbiamo fatto, ma soprattutto con questo. Non è l’argomento adatto. Siamo seri, allora, seri fino in fondo. Ragioniamo. Solo la ragione è la nostra salvezza. Nessuna parola dev’essere inutile o fuori posto. Prendiamo come guida gli elementi, la natura, la scienza, la filosofia, la realtà, la verità, la storia, l’essenza del respiro vitale che è l’anima della materia e dell’universo in cui viviamo. Senza di questa essenza vitale noi non esisteremmo, tanto meno le altre specie, gli altri pianeti, incluso il nostro e il sistema solare.
Riprendiamo la domanda iniziale: chi è il più grande killer di vite umane sulla Terra? Per rispondere a questa domanda con autorità conoscitiva, scientifica, matematica, filosofica, umana, prima dobbiamo chiederci: a chi s’indirizza questa domanda? Questa domanda s’indirizza all’Istituzione della Chiesa e al Santo Padre, il Papa, il capo del Vaticano. Ora entriamo nel vivo di questo argomento con la prossima domanda. Tutti quei credenti cristiani che morirono e continuano a morire ancora oggi con questo credo, il credo cristiano, il credo in Dio, ora, se si dimostrasse che Dio non esistesse, c’è o non c’è un responsabile per la loro morte? È o non è colpevole chi induce con autorità la gente a morire con idee e credenze false?
Il nostro assunto, come ormai il lettore e la lettrice hanno ben capito, ha una lunga storia, una storia che il popolo, la massa e i padroni del mondo accettano senza avere mai capito o visto qualcosa, qualcosa che conferma la veridicità, la realtà di questa storia, di questa credenza. In altre parole, tutti, esperti e sciocchi, nel mondo intero ne parlano da millenni, ma nessuno ne sa qualcosa di vero, di certo, di concreto su questo personaggio artisticamente chiamato Dio.
La tesi che più scosse le acque di questo argomento dogmatico e oscuro è stata quella del filosofo tedesco, Immanuel Kant, 1724-1804. Innanzi a lui, i filosofi, Cartesio, Leibniz, Spinoza e altri, sostenevano che prima veniva Dio e poi l’uomo. Kant dimostrò, fatti alla mano, il contrario: “Prima, dice lui, viene l’uomo e poi l’uomo s’inventa Dio”. È l’uomo, sostiene Kant, è l’uomo che parla di Dio, è l’uomo che descrive Dio, è l’uomo che gli ha dato tutti gli attributi e tutti i nomi che conosciamo, quindi non è Dio che parla dell’uomo, ma è l’uomo che parla di Dio. Tutto quello che è stato scritto e detto su questo Personaggio, è stato detto, scritto e inventato dall’uomo. Dio è una sua invenzione, un’invenzione dell’uomo, una sua creazione, una sua immagine, in breve, una fiction e nulla più.
Scrive il filosofo di Konigsberg nella sua Critica della ragion pura: “Ora io sostengo che tutti i tentativi di un uso meramente speculativo della ragione in relazione alla teologia sono radicalmente infecondi, e, per la loro stessa natura intima, VUOTI e VANI (il maiuscolo è mio); e sostengo inoltre che i principi dell’uso naturale non conducono in alcun modo a una teologia; con la conseguenza che, se non si assumono a fondamento e a guida le leggi morali, non è in alcun modo possibile che sorga una teologia della ragione. Tutti i principi sintetici della ragione pura sono di uso immanente, mentre la conoscenza di un essere supremo esige invece un uso trascendente di essi, uso a cui il nostro intelletto non è per nulla predisposto,” p. 470.
Dopo Kant, nessun altro filosofo o scienziato che si rispetti, ha osato contraddire la sua tesi. Anzi, sia la scienza che si rispetta che la filosofia, l’hanno sostenuta e fortificata al punto che oggi qualsiasi scolaretto sa come stanno le cose.
In America, Michael Shermer, nel suo libro “How we believe! The Search for God in an Age of Science” ( Come crediamo! La ricerca di Dio nell’era della scienza ), riporta questo fatto statistico. Si presero e interrogarono mille persone non laureate e fra di esse 900 credevano e 100 non sapevano; poi hanno preso e interrogato altre mille persone laureate e fra di loro 900 erano atei e 100 erano scettiche. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che la religione è ignoranza! Di più. Secondo alcuni filosofi, fra cui l’apolide e anti-filosofo Emil Cioran, chi crede è un animale, uno che non ha superato il suo essere scimmia, è rimasto bestia, ma indossa abiti umani e parla e si comporta come gli umani, ma, fondamentalmente, è rimasto scimmia, la scimmia di Darwin.
Oggi, nel 2022, noi sappiamo a un miliardo d’un miliardo per cento com’è nato l’universo, come si è sviluppato, come funziona e come finirà, quindi, noi oggi sappiamo che il mondo non è stato creato in sette giorni, che Dio non esiste, che è solo una furba invenzione, un’invenzione che protegge e permette di avere tutto solo a poche persone e lascia nell’ignoranza, nella povertà e nella schiavitù la stragrande maggioranza della popolazione sulla Terra. In altre parole, la religione è una barbarie.
Ritorniamo ora al titolo di questo scritto ovvero alla domanda iniziale: chi è il più grande killer di vite umane sulla Terra? Da più di duemila anni, e lasciamo perdere prima, quante persone morirono con questa falsa credenza? Miliardi e miliardi in tutto il mondo e continuano ancora oggi a morire con questa falsità e con tutte le paure e le insonnie che essa scatena. E non solo. Vi pare giusto battezzare bambini e bambine ancora in fasce? Vi pare che sia diverso da come fanno i bovari americani quando mettono il loro marchio alle loro bestie? Abbiamo, noi, il diritto di imporre questo marchio, questo falso credo ai nostri bambini innocenti delle future conseguenze? Chi siamo noi per poterlo fare? Siamo una società che ha un cervello ragionevole o è fatto di pura follia? Siamo umani o siamo animali? Se siamo esseri ragionevoli e umani, c’è, allora un colpevole per tutti questi assurdi e inumani crimini, per tutti questi credenti morti con una falsità così crudelmente e bestialmente imposta?
E noi rispondiamo con scienza, con forza, con umana autorità, dicendo: “SÌ, C’È!” E chi è il colpevole? È il capo della Chiesa Cattolica Romana, il Papa o il Santo Padre come si fa chiamare. Nessuno altro essere della Terra ha ucciso con falsità e a sangue freddo che, per conto mio, è un milione di volte peggiore che morire fucilati o in un campo di concentramento. Quanti furono uccisi dalla Chiesa anche fisicamente e atrocemente lungo duemila anni di inquisizione e di storia indegna e brutale? Quanti esseri umani, dunque, ha ucciso il capo di questa istituzione criminale e il suo esercito di ammalati mentali direttamente e indirettamente, e questo da quando hanno iniziato il loro macello umano e mentale? Quindi, noi oggi sappiamo che Dio è fiction, che non esiste e quindi tutti questi milioni di stermini giornalieri vanno addebitati al così chiamato Papa o il Santo Padre e ai suoi sottostanti.
Sia chiaro, noi non abbiamo niente contro questo personaggio chiamato Dio. Sarebbe come prendersela con tutti i personaggi fiction della letteratura mondiale, che so io, Mefestofole, Don Chisciotte, Madame Bovary, Anna Karenina, il Visconte dimezzato, ecc.
Ora io propongo, per l’amore dell’umanità, io propongo, se il suddetto discorso non lo si dimostra falso, io propongo che venga creato un tribunale internazionale con le teste più scientifiche, più filosofiche, più realistiche, più sane, più umane e più ragionevoli al mondo e che decidano loro, dopo due settimane di discussioni e riflessioni, la giusta condanna del più grande killer mai esistito prima sul pianeta Terra e dei suoi sostenitori istituzionalizzati.
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Un bell’articolo e una condanna doverosa, quella verso la chiesa e le sue brutalità perpetrate nei millenni
Beh, la Storia è un fiume di sangue in piena, scaturito dalle illusioni contraddittorie imposte all’uomo da chi volle farlo suo schiavo per i secoli dei secoli, e il papa certamente non è in grado di questa opera malefica, essendo mortale come tutti i papi. Se fosse lui il colpevole carnefice.si eliminerebbe.
Il Nemico dell’uomo, il suo boia e negriero ha cominciato la faccenda molto molto tempo fa, quando l’uomo viveva nella dimensione di Uomo, conoscendo se stesso e procedendo secondo la sua spinta interiore, come tutti gli esseri viventi.
Non aveva cognizioni mentali virtuali, non era giudice, nè prete, ne filosofo, nè scienziato, l’Universo era la sua casa, tutte cose le vedeva come esse sono, senza occhiali mentali, brevemente era totalmente istintuale, non inteso nel senso bestiale del termine, bensì nel senso nobile del gabbiano librato nel vento, che segue il vento andando dove vuole, senza opporsi al vento, ma semplicemente cavalcandolo.
Questo vivere non permetteva a nulla e a nessuno di farlo schiavo, ovvero di alienarlo dal suo Essere per diventare il satellite di qualcosa o di qualcuno, e l’armonia era totale,
ma venne il giorno del predatore di uomini, un mostro di cui oggi, alla fine, vediamo palesemente dappertutto i suoi crimini, la sua faccia è manifesta, quel mostro occulto, non papa, non re, non forma umana erettasi a padrone, ma colui che per catturare l’uomo lo traviò dalla visuale interiore e dala suo vivere da uomo, stuzzicando la sua piccola mente a diventare potente attraverso la razionalità, quella “ragione” che decide cosa è bene e cosa è male, una legge contraria al suo intimo Essere, che lo ha reso subito conflittuale e debole, vittima tremolante della sua stessa conoscenza mentale.
Una volta sviatolo dal suo Centro, il predatore gl’indusse il senso di colpa entrando dalla porta del giudizio razionale, sicchè cominciò a manipolare la sua mente al punto da fare di lui una specie schiava, quella che si osserva nella Storia e che oggi sembra ergersi all’Universo, ma è intrappolata nel delirio del nulla, un nulla mentale fattosi tiranno assassino del cuore e della vera Identità, tale che l’uomo mai è stato così prigioniero da quando esiste, una gabbia di pensieri vuoti che lo spingo d’inerzia verso il futuro perdendosi il presente, una corsa forsennata gestita dal suo predatore per raggiungere i suoi scopi, che non sono mai stati umani..
Papi, re, imperatori, tiranni etc. sono solo i burattini in cui quel predatore si nasconde, saltando dall’uno all’altro, anche loro pieni di “sapere” e di “giudizio morale”, intere biblioteche di illusioni che gli fanno credere di essere ciò che non sono, morendo in quella veste e uccidendo altri uomini.