Portrait d’uno stronzo senza tempo

Ecco una cosa che non ho mai capito: perché dovrei io avere rispetto per uno come te? Le combini di tutti i colori, raramente ne azzecchi una, avveleni tutto ciò che tocchi, distruggi la mia vita e la vita dei miei figli, e io dovrei avere ancora rispetto per uno come te? E dove sta scritto?

Possiedi tutto, ti appropri di tutto, decidi su tutto, sulla guerra e sulla pace e sei conosciuto in tutto il mondo per essere politically incorrect. Infatti, come potresti essere corretto quando qualunque cosa tu faccia, hai sempre ragione e qualunque cosa io faccia, ho sempre torto?

Stabilisci il lavoro che io devo fare, quanto devo guadagnare e cosa devo mangiare, e poi chiami tutto questo un giusto patto sociale, ma non ti vergogni?

I know, I know fino alla nausea. Hai un’alta opinione di te stesso. Ti credi furbo, ti credi intelligente, ti credi superiore ai tuoi simili, ma in realtà tu sei solo uno stronzo, un piccolo balordo di provincia che si crede il re della terra. L’hai proprio costruita a tua immagine e somiglianza, la società. Non potevi fare meglio. Proprio un capolavoro di ingiustizia e bestialità. Chapeau!

La democrazia? Tu lo sai e io lo so che non esiste, mai esistita. È contro natura. E poi, come potrebbe uno come te vivere democraticamente quando sei solo egoismo? Tu sei schiavo dell’egoismo e non il figlio della democrazia. Questa ti trascende, l’egoismo ce l’hai nel sangue. Fondamentalmente sei un egocentrico, un essere che vive unicamente per glorificare se stesso.

I know, I know. Parli, parli, parli, parli di umanità, di fratellanza, di solidarietà, di giustizia, di equità, ma dove, io ti chiedo dove sono i risultati di tutte queste tue belle esternazioni umanitarie, quando la metà degli abitanti del pianeta è in mezzo alla strada e muore di fame?

La sai lunga. In millenni di storia hai imparato tutti i trucchi, le sottigliezze, le furbizie; ti sei inventato un fracco di belle formule che chiami leggi con l’unico scopo di proteggere la tua vita e i tuoi averi. Vendi, nei fatti, solo parole, un fiume di parole simili a palloncini gonfiati che basta solo toccarli e bum, bum, bum e addio promesse!

La realtà è che tu vivi unicamente per nutrire il tuo stomaco. È il tuo stomaco che detta il tuo fare, che ti dice ciò che devi escogitare per trarre il massimo da tutto ciò che desideri e di cui ti vuoi appropriare. Sei sempre vissuto per dare libero sfogo al tuo culo e ai tuoi capricci. Non conosci altro.

La parassitaggine è la tua vera identità. Non hai mai lavorato, mai sudato per il pane che mangi. Sei stato sempre un disastro e la vergogna dei tuoi simili. Devi sparire prima che annienti tutto. Stronzi non si nasce amico mio, stronzi si diventa e tu sei diventato lungo la storia il più grande stronzo del pianeta.

Stando così le cose, fra me e te, d’ora in avanti, non ci saranno più parole, dialoghi, pattegiamenti, intese, non ci sarà più niente di niente, solo guerra, guerra, guerra, e questo finché non rimarrà in vita uno solo di noi due: te o me. Sappi, quindi, che mi armerò di bastoni e bombe atomiche, di clave e pugnali, di frecce e veleni e mi allenerò e affilerò i miei muscoli. Perciò preparati, perché presto verrò a cercarti, canaglia!

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