Quello che È e quello che NON È : Ieri, Oggi e Sempre
Io non sono un pessimista, né un idealista
e non ho assoluti. Sono un naturalista, ac
cetto la realtà per quello che è e cerco di
vivere in essa come meglio posso. *
Qui parliamo di quello che NON È.
Abbiamo, consciamente o inconsciamente, riempito la Terra e la nostra testa, tra l’altro, di invenzioni, di cose che non esistono, che non si vedono, che non si sentono, che non si toccano, che non si trovano sulla Terra, né nel sistema solare, né nel resto dell’universo. Viviamo di bugie, ci alziamo il mattino e ci raccontiamo bugie, andiamo a letto la sera raccontandoci bugie, sogniamo durante la notte bugie, adoriamo le bugie, siamo una specie schiava delle bugie.
Alle bugie abbiamo costruito i più grandi e i più falsi edifici e monumenti. I pittori e gli scultori più geniali della Terra gli hanno dedicato le loro opere più belle; i poeti più illustri i versi più toccanti; tutti gli artisti, piccoli e grandi e da ogni angolo della Terra, hanno cantato e osannato bugie a questo e a quello idolo non esistente. Siamo una specie che si nutre di una vuotaggine ragionata, cioè di bugie.
Le bugie però non ci aiutano a crescere, né a vivere meglio. Tutt’altro, sono la base della discordia e della violenza fra noi umani. Infatti, nonostante la nostra lunga storia, siamo rimasti cattivi, cattivi e infantili. Stiamo, non solo distruggendo il mondo che ci ospita, ma anche ci stiamo autodistruggendo.
La domanda a questo punto è: “Fino a quando riusciremo a cibarci di bugie senza che ci vanno di traverso e ci affogano?
* Io credo che la nostra salvezza come specie di questo pianeta, l’otterremo solo e solo se impareremo ad accettarlo per com’è e non per come NOI vogliamo che sia.
L’essere umano è una menzogna vivente, comincia a recitare da tenera età scimmiottando gl’idioti cresciuti, che la società reputa “maturi e responsabili”, sicchè impregnandosi di bugie adulte di adulterati mascherati quasi tutti diventano maschere bugiarde, ognuno recitando la sua parte ipocrita in conflitto con gli altri, per cui il vero umano sparisce velocemente nel “crescere”, anzi direi, nello snaturarsi fino alla morte, perchè questo è ciò che gli viene imposto.
La mente mente e uccide il corpo, dissociando l’Essere da sè stesso lo trasforma in un fantoccio programmato per il suo esistere sociale, un disgustoso manichino robotizzato.
Religioni, politica, arti, filosofie, scienze, professioni etc. etc. tutto fuorchè l’Identintà reale di un essere Umano vero.