Chi è realmente il Papa? 5 post, il quinto e ultimo

 

foto (2)Come si è visto, il Papa, in realtà, quando si va al nocciolo, non vende né distribuisce opere buone, compassionevoli, altruistiche, umanistiche, sante, ma vende e distribuisce l’inferno sociale, l’inferno che lui in prima persona crea e attizza insieme ai suoi “compari” giorno dopo giorno. Il Papa, se si va al nocciolo del suo operato, è il più grande matador di anime del Pianeta. Il suo nome, nel Guinness World Records, non lo batterà nessuno, mai!

La prova poi più schiacciante dell’inesistenza di Dio si trova nell’esistenza del Papa e della Chiesa. Nessun Dio degno di questo nome, se fosse veramente esistito, avrebbe mai e poi mai accettato di essere rappresentato dal Papa e dalla Chiesa. Perciò, la loro esistenza, conferma la sua inesistenza.

A me comunque non piace parlare a vuoto e tanto meno mi piacciono le falsità, particolarmente quelle che vengono buttate in faccia a quella umanità che lavora, che è seria, onesta e senza la quale nulla nasce, cresce o fiorisce, quell’umanità insomma che ha ancora un’anima e per cui io sono pronto a lottare e a difenderla fino all’ultima goccia di sangue.

Sono pronto, dunque, e non faccio questo per mettermi in mostra, né per spavalderia, sono un uomo soddisfatto della mia vita, io, sono pronto, dunque, a sfidare, femmina o maschio che sia, locale o internazionale che sia, teologo o scienziato che sia, filosofo o prete che sia, sono pronto a sfidare chiunque a dimostrarmi che Dio esiste. Se lo fa, chiederò scusa per tutto quello che ho detto e scritto contro Dio, contro il Papa e contro la Chiesa fino a oggi e poi toglierò il disturbo. Se invece non me lo si dimostra, allora vuol dire che Dio non esiste e il Papa è il più grande impostore della Terra.

J’accuse!

Io, Francis Sgambelluri, figlio degli elementi e dell’universo, appartenente alla Via Lattea, cittadino del Sistema solare e abitante del pianeta Terra, con tutte le suddette accuse, denuncio fisicamente e simbolicamente il Papa per tutti i crimini che la Chiesa Cattolica Romana, di cui lui è il capo assoluto, ha commesso nella sua rovinosa e apocalittica evoluzione storica, e lo porto davanti alla sbarra d’un Tribunale Internazionale, dove dovrà essere giudicato per tutti i suoi misfatti perpetrati in due millenni di storia CONTRO L’UMANITÀ.

Ora, se i signori giudici del Tribunale Internazionale lo troveranno colpevole, allora, senza perdere altro tempo, bisogna fare della religione tabula rasa, cancellare in modo sistematico e definitivo tutto ciò che esiste a suo nome su tutto il Pianeta e, contemporaneamente, rieducare il genere umano a una nuova visione del mondo e della vita.

Nel caso i signori giudici del Tribunale Internazionale che lo processeranno non lo trovassero colpevole, allora dovrebbero dimostrare loro stessi l’esistenza di Dio. Solo così il loro verdetto sarà valido.

Ancora una preghiera, una preghiera che rivolgo, incluso ai suddetti signori, a tutti gli esseri umani della Terra. Per favore, please, s’il vous plait, Bitte, por favor, venligst, Qǐng, Onegaishimasu, raja’, pozhaluysta, non abusiamo della credulità dei nostri simili, smettiamola, non canzoniamoli più, stop!, abbiamo rispetto per loro, così avremo rispetto anche per noi. Vi chiedo questo in nome di tutte quelle vittime che sono morte e stanno morendo invano ovunque in giro per il mondo. Basta, basta con questo dolorosissimo “contratto sociale” di vittime e carnefici, di santoni e vendi frottole, di stolti e arroganti, di scimmie rimaste scimmie. Vivere sulla pelle dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, sulla pelle di quelli e di quelle a cui non è stata data la possibilità di educarsi e di evolversi, è un crimine e sicuramente non è il meglio di noi umani. La vita è brevissima e piena d’incognite per tutti. Viviamo in pace, e se non possiamo amare tutti i nostri fratelli e sorelle, impariamo almeno ad accettarli e a rispettarli per come sono, così impariamo ad accettare e rispettare anche noi stessi per come realisticamente siamo.

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.

 

Comments

  1. By Fabiano

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