Stralcio autobiografico
Tanto per capirci, io sono, prima di tutto, figlio del big bang, ciò vuol dire che le mie radici sono fisiche. Geograficamente appartengo alla regione della Via Lattea e più precisamente al sistema solare. In definitiva sono un cittadino del pianeta Terra, un fratello di tutti gli animali, vegetali, alberi, minerali e delle particelle elementari. Non posso però sottrarmi al mio luogo di nascita che si trova in Europa e più esattamente nel sud Italia. Ho lavorato ovunque sono andato nel mondo dopo aver lasciato il mio bozzolo natale: in Italia, in Francia e in Australia ho fatto così tanti lavori che ho perso il conto, unicamente in Danimarca ho ridotto le mie attività: ho studiato il danese e ho insegnato. Oggi questi quattro Stati mi restituiscono una parte del sudore che ho versato lavorando per loro pagandomi una pensione che arriva sì e no intorno ai cinquecentocinquanta euro al mese. In ogni modo, non ho mai buttato bombe a destra e a manca, non mi sono schiantato contro un edificio con un aereo, non ho ammazzato nessuno, non sono un oscurantista e non rubo dai contribuenti 27 mila euro al mese. In nuce, non sono un ladro legalizzato. Di più. Non sono mai andato in Africa in veste di predicatore a dire alla gente malata di aids che poteva fare figli con la benedizione di Dio e del Papato e tanto meno mi sono piazzato su un palco in una piazza per arringare il popolo con false promesse. È chiaro allora: non sono un fascista. Non sono nemmeno uno di quelli che sfrutta il popolo. Sono uno che paga le tasse e quando viaggio il biglietto l’acquisto coi soldi guadagnati col sudore della mia fronte. Insomma, è chiaro, politicamente sono un apolide e culturalmente un libero pensatore.
A parte per quanto riguarda i paesi in cui sei stato, hai vissuto ed hai gettato sudore, mi rivedo anche io, ed immagino anche altre migliaia di persone, nella definizione che dai di te stesso.